Gli eserciti nazionali furono una conquista democratica
Le oligarchie europee se vogliono milizie che difendano i loro interessi dovranno ripristinare eserciti privati mercenari, compagnie di ventura che difendano i loro interessi finanziari in cambio del soldo.
Cosa c’entra la leva obbligatoria che è stata una conquista della nazione, del popolo che difende il corpo sociale?
Nessuno ha più il dovere di difendere interessi di banchieri. Quel tipo di esercito apparteneva al concetto democratico di nazione che questa gente vuole abolire dopo averlo demonizzato. Nessuno ha capito che solo la nazione rappresenta lo Stato di tutti, lo Stato democratico che si basa sulla comunità di interessi e di sentimenti.
Distrutta la nazione, resi permeabili i confini, smarrite le identità e i valori condivisi, quando le oligarchie si sostituiscono allo Stato democratico, cioè alla comunità di popolo, le armi le dovranno avere solo i bravi prezzolati di manzoniana memoria
Che il grande capitale voglia distruggere la nazione ed il sentimento comunitario è nella logica delle cose, ma che lo voglia il popolo che si crede democratico è un paradosso perché lo Stato nazionale fu una conquista rivoluzionaria e democratica.
Gli antichi liberali, i repubblicani ed anche i socialisti si sono sempre battuti perché il popolo acquisisca coscienza nazionale o di classe
Oggi invece c’è una retrocessione solipsistica e egoistica che ha come unico risultato l’atomizzazione.
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