Si è appena conclusa la settima giornata di ritorno del campionato di Serie A. I risultati hanno fatto passare in sott’ordine una notizia molto interessante riguardo alla proprietà dell’Atalanta.
Prima di tutto analizziamo una cosa: Milan, Roma, Fiorentina, Bologna, Genoa, Spezia, Venezia e ora Atalanta hanno in comune due aspetti. Sono squadre di Serie A, ma soprattutto sono di proprietà americana. Siamo a otto. Otto squadre del nostro massimo campionato sono in mano agli USA.
E mi immagino che il numero non si fermi qui. La situazione ha preso un indirizzo ben preciso. La maggioranza della lega deve passare in mano ad un blocco straniero, americano, che vada ad apportare modifiche importanti.
Quando gli americani avranno la maggioranza assoluta in Lega, credo che assisteremo ad una vera e propria rivoluzione. Un terremoto che cambierà, e non di poco, gli equilibri ormai consolidati (per non dire incancreniti) della Serie A.
Ho idea che assisteremo ad una gestione dello sport professionistico simile a quella dell’NBA o della NFL. Redistribuzione dei diritti televisivi, gestione dei calciatori delle giovanili e, attenzione, possibilità di spostare una squadra da una città all’altra.
Ormai la locomotiva è partita. Se vogliamo, è lenta e ancora in fase di accelerazione. Ma è partita, e quando sarà arrivata alla sua massima velocità, sarà impossibile fermarla.
In questo contesto vedo molto male la situazione della Juventus. Squadra che ha fatto dell’egemonia, della potenza, ma soprattutto della prepotenza, un modo efficace ed efficiente per vincere il campionato. Sarà dura, quando non avranno più gli appoggi politici che sono abituati a sfruttare.
Ma anche per noi sportivi italiani, sarà dura doversi adattare ad un modo di intendere lo sport professionistico a noi completamente sconosciuto.
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