Atlas Ufo Robot, Goldrake, un anime che unisce tante generazioni, potrebbe diventare reale e tangibile a Teramo.
Chi non ricorda l’antesignano dei “ robottoni”? Era il 1978, il 4 aprile precisamente ed almeno in Italia fu il primo ad andare in onda (in realtà il sensei, maestro, Go Nagai creò prima Mazinga Z, poi il Grande Mazinga ed infine Goldrake, in una saga trilogica che si intrecciava con insospettabili sottigliezze psicologiche).
Grendizer, il vero nome, fu un mecha di culto da subito, ed ancora oggi le saga di Actarus suscita attenzione e commozione nei fans di ogni età.
Tanto da impegnare il fumettista teramano della scuderia DC Comics, casa editrice americana stavolta, Carmine di Giandomenico, a immaginare una gigantesca installazione artistica raffigurante il disco volante di Goldrake da porre al centro di Piazza Garibaldi, a Teramo.
Un’idea in realtà non nuova, è stata lanciata attraverso i social nel 2017, ma il crescente interesse media ed il possibile benestare del sindaco, potrebbe far concretizzare questa opera pensata come temporanea ma che potrebbe trovare posto definitivamente nella città capoluogo abruzzese, facendo da cornice a Concerti, alla Coppa Interamnia e alla kermesse Teramo comix.
Di fatto il Goldrake, di proprietà del marchio Toei e Dynamic planning, sarebbe una struttura di metallo molto leggera, progettata architettonicamente da Alfonso di Felice e modellata in 3D da Pietro Iommi, con modellazione 3 d Zbrush, e il contributo di Piero Aquilini per l’ideazione scenografica.
Tale struttura poggerebbe sui pilastri portanti dell’ipogeo di Piazza Garibaldi e fruirebbe delle scale e dei sottopassi esistenti, sfruttando l’ampia sala interrata quale spazio di incontro ed espositivo.
La struttura
L’installazione costituirebbe uno stacco non stridente con il tessuto cittadino, ne amplierebbe le potenzialità di richiamo, migliorando anche l’illuminazione della Piazza, in quanto le ali del disco incorporerebbero luci a Led, ed altre risulterebbero affogate in apposite nicchie e scanalature nelle forme metalliche, per un effetto veramente di impatto.
L’attenzione all’ambiente sarebbe assicurato da pannelli fotovoltaici che alimenterebbero le luci a basso assorbimento ed alta resa.
Il costo? Meno di 200.000 euro, da coprire con crowfounding e sponsorizzazioni.
Di sicuro una piazza con Goldrake, che richiamerebbe un altro anime Trider G7, nel quale il robot spuntava da un parco, sarebbe una gradevole novità fruibile a 360 gradi, e di assoluto richiamo in quella che, ormai, fa parte della cultura e dell’immaginario collettivo mondiale.