Condanne dai 18 ai 5 anni di reclusione a Roma per una quarantina di imputati nell’ambito del processo ‘Grande Raccordo criminale’, l’organizzazione di narcotrafficanti attiva nella Capitale e smantellata con l’operazione condotta dai militari della Guardia di Finanza il 28 novembre 2019. Nel processo che si è svolto con rito abbreviato i giudici hanno riconosciuto anche l’aggravante del metodo mafioso lì dove era contestata.
Secondo quanto emerso dalla maxi inchiesta della Dda, coordinata dal procuratore Michele Prestipino, la banda di narcotrafficanti operava principalmente nella zona di Roma Nord per rifornire le piazze di spaccio e nel recupero credito. Nell’organizzazione erano presenti per quest’ultimo aspetto picchiatori, anche ex pugili, tra cui cittadini albanesi.
fonte: Adnkronos
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