Greta ha le sue ragioni

Non va idolatrata, ma ascoltata

greta

Greta Thunberg credeva fermamente in ciò che faceva quando ha iniziato la sua famosa battaglia. E sono convinto che ci creda tutt’ora. Dal profondo di se stessa i suoi ideali sono quelli.

E certamente non si può non avere simpatia nel vedere che un adolescente metta impegno in un tema importante. Dimostrando che non tutti i giovani sono apatici ai problemi della società e del pianeta.

Colpisce ovviamente, ma non è sbagliato, che sia stata chiamata a parlare in importanti contesti internazionali, per evidenziare l’attenzione verso problemi che riguardano il mondo intero.

Fino a qui nessuno le può rimproverare niente.

Sbagliano coloro i quali dicono che una ragazzina non dovrebbe occuparsi di queste cose. Perché il disinteresse generale che è un male trasversale a molte generazioni. E trova speranza di soluzione proprio nell’eventuale rifiuto di esso da parte dei più giovani.

Greta diventa poi molto differente quando smette di essere la ragazza che prende coscienza di un grande problema, per diventare quella figura che dà risposte a tale problema ex cathedra.

Intorno alla sua figura si è creato un interesse mediatico che l’ha sempre più portata ad identificarsi come un personaggio totalizzante da impersonare.

Greta attualmente riveste il ruolo della giovane che magistralmente all’improvviso viene innalzata a massima esperta mondiale di problemi ambientali.

Non fa asserzioni sbagliate riguardo al fatto che lo sviluppo umano debba necessariamente essere sostenibile. Altrimenti ne potrebbero derivare catastrofi ambientali incalcolabili.

Però lo sviluppo umano ha creato anche le condizioni nel mondo industrializzato di aspettativa di vita, approvvigionamento alimentare, calo della mortalità infantile e benessere generalizzato inimmaginabili senza di esso.

Quindi bisogna trovare le formule per andare avanti con delle politiche equilibrate. Però dette formule vanno individuate, studiate. E soprattutto pianificate da esperti che abbiano la competenza e le capacità per farlo.

Non ha competenze specifiche

Greta ultimamente sta diventando un fenomeno che parla per luoghi comuni, per conoscenze generalizzate, ma non ha ovviamente il livello necessario di quelle specifiche.

Sembra essere figlia di quella tendenza di salire in cattedra da allievi, tipica di una certa mentalità nata negli anni sessanta, dove le matricole che entravano nelle università volevano insegnare e non imparare.

Greta può individuare dei problemi. Ma più va avanti più è assurdo che lei voglia porsi come guru e come massimo esperto di un tema che è centrale. Ma va risolto con le giuste competenze tecniche. Che sono elevate e che attualmente Greta non può ancora possedere.

Greta non va ignorata. Ha le sue sacrosante ragioni. Non bisogna pendere dalle sue labbra per le soluzioni, ma trovare valide soluzioni alle giuste domande che pone.

 

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