La notizia bomba viene dagli Stati Uniti. A pubblicarla il New York Post, Greta Thunberg viaggia nel tempo.
In una foto di 120 anni fa una ragazzina sorprendentemente simile alla insopportabile Greta internazionale, con la stessa espressione risoluta ed indisponente, le stesse trecce, lo stesso cappellino.
La didascalia dice che questa foto ha acceso le teorie di cospirazioni mondiali intorno alla Thunberg, anche se non ce n’era molto bisogno, in realtà, stante la palese strumentalita’ della sua apparizione sulla ribalta internazionale e la risonanza mediatica di cui inspiegabilmente gode.
Come se non bastassero le sue lacrime all’Onu, ora la sua apparizione avviene in una foto del 1890 circa, ritratta con altri due piccoli minatori di una miniera d’oro del Klondyke, già proprio quello dove Zio Paperone scavo’ la sua fortuna.
Se non fosse una foto dell’Università di Washington sarebbe perlomeno sospetta, invece sulla autenticità sono tutti pronti a giurare.
E già si inseguono sul web e non, fantasiose teorie complottiste sui viaggi nel tempo di una ipotetica volenterosa abitante del futuro che sarebbe tornata indietro a salvare il mondo dai cambiamenti climatici.
Avrà forse voluto toccare con mano cosa vuol dire vivere senza comodità e modernità, o forse ha semplicemente sbagliato ad impostare il contatore dell’anno in cui voleva viaggiare a ritroso nel tempo?
C’è, comunque, anche da dire che in quel contesto agreste ottocentesco, Greta ci starebbe veramente da Dio: contatto diretto con la natura, niente cellulari né frigoriferi, di auto o riscaldamento nemmeno l’ombra, neppure l’elettricità o plastiche inquinanti.
Un paradiso, tutto per lei. Speriamo che ci rimanga.
