Gualtieri e Conte – Siamo sul baratro della recessione, guardiamo giù, insieme a due pavidi seduti ai vertici. Un premier inadeguato e debole (il discorsetto improvvisato dell’altro giorno ci ha tolto ogni speranza di poter contare sul Giuseppe nazionale), un ministro dell’Economia pauroso e soggiogato agli eurocrati di Bruxelles.
All’incontro, voluto da Mattarella, tra Conte e i leader dell’opposizione, ci sono stati momenti di tensione quando Roberto Gualtieri, alla richiesta di Salvini Meloni e Tajani, di mettere subito in pista l’”helicopter money” – il piano di dare subito soldi ai tanti che stanno già sull’orlo del fallimento, – ha balbettato ”no, aspettiamo il prossimo 2 aprile quando sarà pronto l’ennesimo decreto…”. Li collezionano i decreti, questi.
Sarebbe l’ora che Conte e Gualtieri abbandonassero il passo felpato e il bonton di sartoria per tirare fuori gli attributi. E’ giunta l’ora di trattare con pugno di ferro sugli Eurobond, unico mezzo che ha l’Italia per sopravvivere, e mostrarlo a quei signori che dai palazzi della Bce ci trattano da pezzenti.
Agli Eurobond si sono opposti Olanda, Danimarca e Svezia? Sempre questi tre stati hanno bocciato la proposta della BEI, Banca Europea degli Investimenti, di intervenire a favore dell’Italia con la garanzia del Mes?
Allora, occorre un politico che dica a brutto muso al leader olandese Rutte che il suo paese serve solo come paradiso fiscale e societario. E ricordare a tutti che se Olanda, Danimarca e Svezia escono dall’Unione Europea nessuno se ne accorge, se esce l’Italia finisce l’Europa.
Ma da Gualtieri, che faceva il capogruppo della Commissione ”Problemi economici e monetari” al Parlamento Europeo, caro alla Christine Lagarde e alla Bce, cosa bisogna aspettarsi? Dovrebbe rassicurare gli italiani sul futuro sempre più catastrofico che ci attende e invece è un ectoplasma. Macron e Merkel hanno un filo diretto continuo. Macron e il presidente cinese Xi hanno chiesto una conferenza del G20 in videoconferenza. E’ così che si governa.
La Merkel, dopo aver abbassato le penne a Isabel Schnabel, rappresentante della Germania nel consiglio della Banca centrale europea, ha bacchettato (“Così non puoi comportati”) il vero falco anti-eurobond, l’economista tedesco Klaus Regling, capo del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), quello che ha sillabato: “Italia e Spagna devono inginocchiarsi”. E’ così che si governa.
Occorrerebbe poi avere un rappresentante a Bruxelles bravissimo, capace di martellare le varie Commissioni. Abbiamo invece l’ambasciatore Maurizio Massari, che pensa solo a passeggiare per la città con il cane.
Avremmo bisogno di un uomo forte, almeno uno, abbiamo un’accozzaglia di personaggi senza attributi che ci manderanno dritti contro un muro.
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