Il Global Peace Index, la classifica delle Nazioni stilata in base al criterio di “pacificità”, ci fornisce anche quest’anno un quadro delle aree del mondo con maggior indice di sicurezza.
La mappa elaborata da Visions of Humanity – un’iniziativa dell’Institute for Economics and Peace – include 163 paesi (il 99,7% della popolazione mondiale, con la Palestina che figura quest’anno per la prima volta), ordinati in base a 23 criteri quali: impatto del terrorismo, percezione della criminalità, instabilità politica, guerre, spese militari. Ne deriva un punteggio, lo “State of Peace” in una scala da 1 a 5, che va da “molto alto” a “molto basso” (cioè da molto sicuro a per nulla sicuro).
IN PACE. In cima alla classifica troviamo Islanda (grado di pace: 1.192), Danimarca (1.246) e Austria (1.278). Seguono Nuova Zelanda, Portogallo, Repubblica Ceca e i “classici” Svizzera, Canada, Giappone, con la Slovenia in decima posizione.
L’ITALIA si trova alla 39esima posizione con un punteggio di 1.774. A incidere sulla posizione del nostro paese ci sono soprattutto un alto livello di criminalità percepita, un’importante militarizzazione, l’esportazione di armi e i crimini violenti compiuti sul territorio.
SENZA PACE. In fondo alla classifica, tra i paesi in cui ancora domina la violenza, a causa di conflitti ancora in atto, troviamo Yemen (3.399), Somalia (3.414), Afghanistan (3.538), Iraq (3.570), Sud Sudan (3.593) e Siria (3.806).