Guerra e pace

Guerra e pace

Fornire armi all’Ucraina per difendersi da un aggressione (poi bisognerebbe capire chi aggredisce chi) oppure per attaccare la Russia?

Differenza sostanziale

Dopo oltre due anni di bugie in materia di comunicazione e, davanti a una guerra che sta vedendo un epilogo diverso dal previsto, la sensazione è che la verità stia emergendo giorno dopo giorno: il vero scopo di questo conflitto è aggredire e attaccare Putin. Stati Uniti registi di un film che potrebbe portare l’Europa sul baratro di una guerra cruenta.

Di questi giorni è infatti la notizia della richiesta Ucraina agli stati amici per togliere i limiti che relegavano l’uso delle armi “donate” esclusivamente per difesa nel territorio nazionale

“L’Ucraina deve essere libera di usare le armi fornite dall’Ue contro obiettivi militari in Russia”. Ha dichiarato questo a Bruxelles l’ altorappresentante per la Politica estera dell’UE, Josep Borrell. Evidentemente l’appetito vien mangiando, non per tutti però.

La Polonia si è sfilata e anche l’Ungheria ha espresso parole durissime sul tema

Il ministro degli esteri magiaro Péter Szijjártó ha dichiarato: “Proposte sconsiderate da Bruxelles sia sull’Ucraina che sul Medio Oriente. La pericolosa furia dell’Alto Rappresentante deve essere fermata. Non vogliamo altre armi in Ucraina, non vogliamo altri morti, non vogliamo un’escalation della guerra, non vogliamo un’escalation della crisi in Medio Oriente.”

Anche l’Italia ha rotto gli indugi

Oltretutto l’articolo 11 della Costituzione è piuttosto chiaro nel passaggio in cui “ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Tajani coraggiosamente ha rotto il fronte della bieca ubbidienza rifiutando la richiesta di Borrell.

La Costituzione italiana ringrazia, i padroni occulti dell’Italia un po’ meno

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