Cardinali – Soltanto pochi giorni fa, papa Francesco aveva parlato ai fedeli del vaccino come un atto d’amore, aggiungendo poi: “Anche nel collegio cardinalizio ci sono negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus. Ironia della vita”. Parole pronunciate al ritorno dalla Slovacchia e rivolte a chi ancora esprime dubbi sull’efficacia e sulla sicurezza degli attuali farmaci anti-Covid. A quanto pare, però, la ricostruzione fatta dal pontefice è in realtà soltanto parziale.
Stando a quanto rivelato dalla testata Il Sismografo, infatti, i cardinali risultati positivi al Covid negli ultimi giorni sarebbero 15. E la maggior parte di loro, scorrendo la lista dei nomi, sarebbero tutt’altro che contrari al vaccino, anzi. Tra i porporati colpiti dal virus, la stragrande maggioranza avrebbe in realtà non solo effettuato la somministrazione, ma anche già ricevuto entrambe le dose, completando quindi il ciclo. Nonostante questo, il contagio si è comunque verificato.
La conferma, ennesima, di come gli attuali vaccini ai quali il governo Draghi ha ormai vincolato la libertà degli italiani non siano poi così sicuri. La possibilità di contrarre il Covid rimane. E non si capisce, quindi, perché il Green pass rilasciato subito dopo il completamento del ciclo sia stato eletto a strumento imprescindibile per avere accesso a una vita normale. Dal 15 ottobre, sarà addirittura necessario per poter lavorare: in caso contrario, scatterà la sospensione dello stipendio.
Secondo il Sismografo, la lista dei cardinali che hanno contratto il Covid comprenderebbe Jose Advincula, Jorge Urosa, Gualtiero Bassetti, Leopoldo Brenes, Raymond L. Burke, Eusébio Oscar Scheid, Matteo Zuppi, Luis Tagle, Jean-Claude Hollerich, Crescenzio Sepe, Francesco Montenegro, Giuseppe Bertello, Oscar Rodríguez Maradiaga e Angelo De Donatis. La quasi totalità dei porporati contagiati sarebbe in realtà vaccinata. Impossibile, dunque, parlare di contagi figli della scelta di rifiutare gli attuali farmaci anti-Covid.