Ieri sera, nella splendida cornice del Conventino del Four Seasons, si è tenuta la tradizionale cena degli auguri dei Cavalieri di Sant’Appiano.
Bellissimo ma… chi sono costoro? Sono 3 persone che nel lontano 2010 hanno deciso di fare una cena, e poi sono diventate 10, poi 20 poi 50 e via andare. Sono, anzi siamo, principalmente professionisti e imprenditori con una sindrome di Peter Pan allo stadio terminale che si riuniscono per mangiare, bere e anche fare del bene. Del resto il bere trionferà sempre sul male.
Ogni cavaliere viene insignito di un titolo di battaglia e ieri sera è toccato allo chef stellato padrone di casa Vito Mollica, il quale è stato ribattezzato Sir Tozzo di Pane.
Con l’occasione mi preme ricordare quanto di buono hanno fatto i Cavalieri per questa città: con le nostre donazioni sosteniamo la Fondazione Tommasino Bacciotti, abbiamo contribuito al restauro di parte dell’Istituto degli Innocenti, al Micromosaico dell’Opera del Duomo. E con regolarità regaliamo generi alimentari all’istituto “Piccole Sorelle dei Poveri“, altrimenti conosciuti come i Cento Vecchi.
La particolarità di questo gruppo di imprenditori e professionisti, è che nasce con la voglia di divertirsi e poi, in seguito, scopre la bellezza del fare del bene. Siamo principalmente amici che hanno voglia di stare insieme, e con la voglia di stare insieme riusciamo fare beneficenza. Le nostre iniziative solidali forse non saranno altisonanti come quelle di altri gruppi fiorentini, magari sono più nascoste o, se vogliamo, timide, però vogliamo bene alla nostra città e vogliamo bene a chi ha bisogno di noi.
Forse non resteranno nella storia, ma la biciclettata a giro per Firenze con cappello e mantello, la caccia al tesoro truccati da donna, la partita allo stadio Franchi 30 contro 30 o le olimpiadi che ogni anno facciamo a giugno al mare, la dicono lunga su come, per essere persone serie, dobbiamo cercare di non crescere mai.
Onore, Rispetto, Gloria
Sir. Tacchi a Spillo