I parrucchieri uniti nella protesta a Sanremo che chiedevano la riapertura dei loro negozi saranno identificati e multati. Demonizzata una manifestazione di protesta, perché sostanzia un assembramento, nulla invece per chi, Anpi in testa ha manifestato il 25 aprile in barba alle regole imposte di distanziamento sociale.
Identificati e multati i parrucchieri di Sanremo
Tutti i parrucchieri che hanno partecipato, lunedì 27 aprile, alla protesta davanti al Comune di Sanremo ed il 30, in piazza Colombo, sempre nella città dei Fiori, saranno contravvenzionati con un verbale da 400 euro (ridotto a 280 euro se pagato entro trenta giorni), per la violazione del decreto Conte, che vieta gli assembramenti.
Stesso discorso per alcuni esercenti, che ieri hanno organizzato un presidio fuori dal Comune di Imperia.
Le parole del Questore di Imperia
Pietro Milone, Questore di Imperia si è così espresso: “Qualunque forma di assembramento in quanto vietata dal decreto del 10 aprile scorso e da quello che entrerà in vigore il prossimo 4 maggio, sarà sanzionata, nel momento in cui verranno identificate le persone, anche se verrà mantenuta la distanza di un metro”.
Risponde Confartigianato Parrucchieri
“Smentisco la notizia relativa all’identificazione e sanzione di tutti i miei colleghi presenti alle due manifestazioni sono stato contattato ieri dal Commissariato di Sanremo in quanto vietato fare manifestazione e assembramenti in questo periodo.
Tuttavia non mi hanno detto che saranno identificati tutti i partecipanti ma valutano se multare soltanto me in quanto organizzatore delle due proteste. Noi stiamo morendo come categoria, non eravamo a fare una grigliata”.
Queste le parole di Flavio Di Martino, Presidente di Confartigianato della categoria, alla notizia di una possibile identificazione e successiva sanzione a tutti i parrucchieri intervenuti alla manifestazione di protesta contro il decreto Conte.
Egli ha provato a smentire una azione da parte delle Forze dell’ordine che invece paiono determinate a seguire alla lettera le disposizioni governative.
Manifestazioni di massa per il 25 aprile a Roma
Stride in questo caso la differenza di trattamento per chi invece, Anpi in testa, ha presenziato comunque, contravvenendo alle regole di distanziamento sociale, alle manifestazioni per il 25 aprile.
Nella Capitale i quartieri del Pigneto e di Torpignattara sono stati invasi dai manifestanti, il caso è stato denunciato anche dal leader della Lega Matteo Salvini: “Per le strade di Roma, oggi. Senza polemica, solo una riflessione. Gli Italiani sono chiusi in casa, niente funerali, messe e matrimoni, niente bimbi nei parchi giochi, multe a chi corre o porta il cane lontano da casa. Ma con la bandiera rossa tutto è possibile. Boh..”.
Gli fa eco anche il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “A Roma, nel quartiere Pigneto, c’è stata una vera e propria adunata illegale con intere famiglie e qualche striscione di commemorazione del 25 aprile. Un fatto gravissimo che deve essere immediatamente punito con l’arresto dei responsabili dei centri sociali promotori di questa vergognosa e sovversiva iniziativa”.
In piazza per la Liberazione anche a Bologna
A Bologna, in piazza dell’Unità, decine di persone si sono ritrovate per un ‘corteo virtuale’ per la libertà, organizzato dalla rete antifascista bolognese.
Nel quartiere Porto-Saragozza ancora decine di persone, senza rispettare le distanze, alcune con la mascherina, chi senza, hanno intonato anche loro ‘Bella ciao’. Prima che qualche residente chiamasse i carabinieri. I militari sono passati per un sopralluogo, ma nessuno dei presenti, malgrado la normativa che impone ancora di stare a casa se non per motivi urgenti, è stato sanzionato.
Anche in provincia si sono svolte manifestazioni non autorizzate, né sanzionate
Così a Medicina, paese che da venerdì non è più zona arancione, che ha festeggiato quest’anno, in questo modo, una doppia Liberazione.
Non sono mancati neppure gli antagonisti: un gruppo, intorno alle 19, si è ritrovato di fronte al vecchio Xm24 di via Fioravanti.
Nonostante i controlli delle forze dell’ordine, anche con l’utilizzo dell’elicottero della polizia che ha volteggiato sopra al centro storico.
Lo strabismo del Governo Conte è tutto rappresentato qui, forte con chi chiede di poter lavorare ma volutamente impotente verso chi non vuole mancare ad una festa laica e ormai di parte e divisiva.
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