I retroscena economici del conflitto russo -ucraino

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I retroscena economici del conflitto russo -ucraino
L’affannosa ricerca del litio per realizzare la conversione, a livello di massa, dei motori da combustione a elettrico potrebbe essere una delle concause della guerra in Europa.

Sarebbe opportuno, a questo proposito, indagare approfonditamente su tutte le varie ipotesi che vengono fatte intorno alle vere cause del conflitto tra Ucraina e Russia che si è trasformato immediatamente in uno scontro frontale tra Occidente e la stessa Russia

Sarebbe necessaria un’analisi sugli interessi economici che gravitano intorno a ciò che possono essere la causa del contendere, gli  eventuali profitti che possono aver spinto alcune centrali economiche ad una grave guerra europea, disputa che sta oggettivamente apportando gravi danni all’economia del nostro continente.

Cosa può nascondere un territorio come quello ucraino per accendere tanti appetiti?

Oltre alla indubbia posizione strategica del Paese può esserci altro? Sappiamo che in Ucraina esiste tra l’altro la più grande acciaieria d’Europa, intorno alla quale si è combattuto aspramente, quasi metro per metro. Però non deve essere questa la ragione del contendere, la vera ragione economica che si somma a quella strategico militare che sappiamo riguarda il posizionamento di armamenti della NATO a ridosso del confine russo. Sappiamo che l’Ucraina è anche uno dei maggiori produttori di frumento e gareggia coi giganti del mondo che sono Russia, Cina, Canada, USA, India e Francia. Zelenski avrebbe venduto però ben 17 milioni di ettari di terreno coltivabile, il 50%, di quanto ne dispone il suo Paese a più multinazionali occidentali,tra cui Monsanto, la cessione di un’immensa risorsa.

La nostra ricerca prosegue anche esplorando il sottosuolo dell’Ucraina, le viscere del martoriato Paese e scopriamo che esiste quello che viene chiamato lo scudo ucraino. Sarebbe una, geologicamente antichissima, placca rocciosa che attraversa il Paese da nord a sud e sarebbe ricca di minerali come ferro, litio e terre rare, che sappiamo, in un prossimo futuro diverranno ancora più preziosi

Questa è certamente una delle ragioni per cui questa terra sembra contesa. Si tratta di strati rocciosi individuati dai geologi nelle viscere della terra ed è stato appurato che deve essere uno dei più grandi depositi di litio di tutta Europa, giacimenti ancora da sfruttare interamente. Inoltre in Ucraina non ci sono unicamente giacimenti di litio ma questa antica terra possiede anche il 10% delle riserve mondiali di ferro, il 6% di titanio, il 20% di grafite.

Tornando al litio le riserve di questo minerale in Ucraina ammonterebbero a 500.000 tonnellate, il più grande giacimento d’Europa, come già detto

A causa delle nuove tecnologie questo minerale è diventato molto pregiato, tanto da meritarsi l’appellativo di oro bianco. Infatti, fino a recente, il litio era prezioso prevalentemente per curare malattie riguardanti la depressione, sindrome in vistosa crescita nella società moderna.

Ma non è per questo che il minerale è diventato così importante. Sappiamo che il futuro della mobilità risiede nell’elettrico che dovrà sostituire il motore a scoppio e di conseguenza occorrono grandi batterie

Una sola batteria elettrica contiene circa 10 chilogrammi di litio, oltre a grafite, cobalto, manganese, nichel. Quando saranno molto più diffuse le auto elettriche, sappiamo che non basterà tutto il litio dei depositi conosciuti. Si consumerà più litio di quanta sarà l’offerta globale.
L’Unione Europea cerca forniture di queste materie prime, sperando di ridurre la sua dipendenza dalla Cina. Infatti questo minerale è fondamentale per la famosa politica green che l’Europa ha imposto agli Stati membri dell’UE.

Dei quattro giacimenti di litio individuati in Ucraina, alcuni sono già in mano russa ed altri ancora in mano al governo di Kiev. Sembra che, tra l’altro, si combatta anche tenendo conto di queste risorse

Anche il grosso giacimento nei pressi di Mariupol ormai è nelle mani di Mosca. L’esperto Rod Schoonover, ex direttore della sezione “Ambiente e Risorse naturali “ del National Council statunitense, pensa che questa sia una delle principali cause del conflitto. Infatti, ancor prima che iniziasse la guerra, una società australiana, la European Lithium sembrava si stesse aggiudicando i diritti di due giacimenti nel Donetsk e nel centro dell’Ucraina.

Come, con l’azzeramento della classe politica italiana, si ebbe la corsa all’accaparramento delle grandi industrie italiane, da parte di certa finanza, sembra che oggi ci sia un’analoga corsa verso le materie prime dell’Ucraina

Anche una società cinese si era interessata a questi giacimenti di litio, forse per eliminare un concorrente. In Occidente temono che le risorse di litio possano cadere in mano russa perché avendo sanzionato la Russia con il pretesto dei diritti umani, ma in realtà a causa della contessa su Kiev, sanno che Mosca, proprio a causa loro, sarebbe impossibilitata ad esportare il litio verso Ovest. l’Europa si è inibita l’acquisto di litio come del gas.

Sembra che riserve di litio in Europa siano state individuate anche in Serbia, oltre che in Ucraina

A tal proposito qualcuno ha fatto facili profezie su nuove eventuali rivoluzioni colorate a Belgrado o perlomeno prevedendo un’azione di certe ONG sul finanziamento di certi partiti serbi come oggi avviene in Moldavia e altrove. Il litio che è stato ribattezzato, non a caso, oro bianco è fondamentale non solo per lo sviluppo dei veicoli elettrici ma anche per i dispositivi degli smartphone e computer.

Ad ogni modo non è certo Mosca ad aver messo gli occhi sul litio Ucraino perché, come ci informa Rod Schoonover, l’esperto della sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America, la Russia, per il proprio consumo, ha riserve significative di litio

Questo è vero ma certamente non desidera che gli occidentali installino basi missilistiche e navali sotto casa e che con la scusa di portare libertà, asportino litio ed altri minerali dai territori e possano diventare loro i grandi produttori di grano di una delle terre più fertili della vecchia URSS e dove si parla russo.
Sembra che l’intervento di Mosca abbia bruscamente interrotto il programma e i progetti di sfruttamento degli europei di queste risorse denominate “minerali critici”, molto appetibili, data la vicinanza al nostro continente.

Nessuno dovrà sapere ma fra le clausole segrete del trattato di pace si tratterà sicuramente anche di litio, di terre rare, forse maggiormente che di diritti e libertà

Se così fosse sarebbe la prima guerra della storia scoppiata a causa di una programmazione ecologica, una guerra green. Nonostante ciò, chiaro che rimangono in piedi anche tutte le altre motivazioni geopolitiche precedenti.

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