Ma quanto sono carini questi Talebani 3.0. Già dopo qualche giorno di leggero scompiglio, a Kabul il clima è bucolico. Basta con la gente che vola dagli aerei in fuga, tornano gli aquiloni. Parola di Zabihullah Mujahid, portavoce taliban. Pensate che gli arcigni barbuti non portano nemmeno rancore, forse non ve ne eravate accorti, ma è proprio così. Infatti ieri, sempre il buon Zabihullah, ci ha reso edotti del nobile sentimento che pervado i suoi uomini: “I talebani hanno perdonato tutti, sulla base di ordini dei loro leader, e non nutrono inimicizia nei confronti di nessuno”.
Stamattina a Jalalabad hanno svuotato qualche caricatore di kalashnikov sui manifestanti facendo una manciata di morti, però non ce l’avevano con loro. E’ la forza dell’abitudine. Se non lo svuoti spesso il kalashnikov si infiamma, come la prostata.
La svolta progressista dei taliban chic non pare avere freni, e il frontman Zabihullah Mujahid vuole che il mondo ne sia cosciente e dorma sonni tranquilli. Il nuovo governo – tiene a sottolineare – non intende inoltre discriminare le donne. “Siamo impegnati a rispettare i diritti delle donne sotto il sistema della Sharia. Lavoreranno fianco a fianco con noi vogliamo assicurare alla comunità internazionale che non vi saranno discriminazioni”.
L’Organizzazione Mondiale per la Sharia, pur plaudendo alla lodevole iniziativa made in Afghanistan, fa notare che per le donne diritti nun ce ne stan. Tuttavia, in pieno accordo con Legge di Allah, come previsto dal Trattato Internazionale sull’Equa Lapidazione, quegli inutili esseri chiamati donne potranno essere stuprate e lapidate senza discriminazione alcuna.
Il mondo Occidentale, da parte sua, fa eco a Mujahid attraverso il fossile neo eletto alla Presidenza degli Stati Uniti d’America. Biden si dichiara molto dispiaciuto per quell’ammasso di ciottoli che risponde al nome di Afghanistan, ma ormai non ha più nulla da fare su quell’arida terra. Se in soli vent’anni di democratica razzia il paese ha già esaurito le proprie risorse, non è certo per colpa degli americani.
Dalla Svezia, infine, fonti ufficiose fanno sapere che Zabihullah Mujahid, grazie alla svolta taliban chic, è tra i favoriti per l’assegnazione del prestigioso Premio Nobel per la Pace.
Mr. Taliban da Kabul ringrazia e fa sapere che al momento del ritiro ai botti penserà lui.
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