I tassi diminuiscono, ma rimane l’incognita degli scenari internazionali
Tassi in netto ribasso a partire da gennaio 2025. La BCE e la Fed hanno cominciato ad allentare la stretta monetaria. E famiglie e imprese hanno cominciato a tirare un sospiro di sollievo.
Si spera che la diminuzione dei tassi possa portare come conseguenza un incremento consumi delle famiglie e la ripresa complessiva del Pil in area Euro, ormai stagnante da molto tempo
Gli analisti sono convinti che la discesa non è finita. Anche durante tutto il 2025 continuerà probabilmente attestandosi al 2%, ritenuta l’aliquota ottimale per la buona salute dell’economia.
Ma c’è anche chi scommette che Francoforte spingerà i tassi anche al di sotto del 2%, toccando l’1,5%. In questo caso la BCE dovrebbe provvedere a tagliare i tassi per quattro volte consecutive, ovvero nelle successive riunioni del board programmate da oggi fino a giugno.
Complici senza dubbio le difficoltà economiche delle aziende e delle famiglie europee, sempre più compresse da esosi oneri finanziari, ma anche da una inflazione che sta contraendo i prezzi di materie prime ed energia. Sicuramente la stagnazione della domanda interna ha contribuito a ridurre l’indice dei prezzi. I mercati finanziari ed economici – si sa -sono collegati fra loro, un po’ come i vasi comunicanti. Tuttavia, hanno contribuito fortemente alla discesa dell’inflazione, la diminuzione delle bollette di gas e luce, nonché un rallentamento dei costi del carburante.
Diversamente dall’Europa, gli Stati uniti vedono una FED poco propensa ad ampie modifiche dei tassi interni, spinti dalle prospettive della crescita economica interna
È stato Donald Trump che ben prima del suo insediamento, ha comunicato che intende promuovere l’inserimento di dazi proprio sui prodotti di importazione europea. In questo caso i prodotti del vecchio continente perderanno di competitività rispetto a quelli prodotti e distribuiti all’interno degli Stati Uniti. Proprio da queste politiche, la FED sentirà meno l’esigenza di rivedere i tassi al ribasso a sostegno dell’economia. Probabilmente attuerà una, o al massimo due, riduzioni ma gli analisti del mercato ritengono che non si spingerà oltre.
L’aumento dei dazi americani avrà un forte impatto sul Pil europeo
L’abbassamento dei tassi, promossa della BCE. sicuramente offriranno nuovo slancio alla produzione e alla domanda interna ma non saranno sufficiente per poter procedere a un aumento almeno a breve termine del Pil dell’area EURO. Di fatto la crescita europea è ferma dal 2022. Ad oggi le proiezioni di incremento del Pil, pubblicate dalla BCE lo scorso 12 dicembre, non fanno prevedere grossi risultati positivi. L’aumento per il 2024 è dello 0,70%, meno della metà del risultato del 2023 quando era 1,5%.
Sicuramente la contrazione dei tassi, iniziati a settembre 2024 e continuati anche a gennaio 2025, porteranno dei benefici anche al PIL, ma secondo la BCE al massimo si potrebbe arrivare a 1,1%, obiettivo piuttosto limitato dispetto alle aspettative
Dobbiamo sottolineare inoltre che il risultato del PIL EU all’1,1% è stato reso noto solo prima della comunicazione ufficiale di Donald Trump della introduzione dei dazi sui prodotti europei.
Negli Stati Uniti l’inflazione è prevista nuovamente in cauta crescita. Le politiche di Trump saranno rivolte al sostegno della produzione interna e all’incremento della domanda interna.
In Europa invece al momento l’inflazione continuerà ad essere limitata proprio per effetto della stasi della domanda interna
Gli scenari fin qui suesposti non tengono conto, inoltre, di un parametro essenziale, ovvero quello di eventuali i shock derivanti da eventi internazionali. La complicata situazione internazionale, infatti, non sta aiutando a prevedere con certezza il quadro complessivo monetario ed economico dei prossimi mesi.
La fluidità degli eventi non aiuta a fare previsioni attendibili sul futuro economico
Accontentiamoci quindi ad accogliere l’attuale momento favorevole dei tassi, che consentono diminuzioni dei costi negli affidamenti e dei mutui. E a prendere una boccata di ossigeno per le nostre casse.
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