Tedeschi – La Germania rischia 10 milioni di positivi al coronavirus se la popolazione non rispetterà le misure predisposte per arginare la diffusione del virus. “Abbiamo uno sviluppo esponenziale dell’epidemia”, ha detto Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institute, raccomandando ai cittadini di limitare i contatti. La Germania non ha ancora varato un ‘lockdown’ sullo stile di quello introdotto da Italia, Francia e Spagna. Il RKI, un’agenzia governativa, ha reso noto che i casi confermati sono 8200, con un incremento di oltre 1000 unità rispetto a ieri. In Europa, solo Italia e Spagna sono caratterizzate da un numero maggiore di casi.
La misura più importante raccomandata dall’infettivologo è il distanziamento sociale per tutti gli 80 milioni di tedeschi. La cancelliera tedesca Angela Merkel oggi ha presieduto un consiglio dei ministri dedicato alle nuove misure da adottare per fare fronte all’emergenza, al rimpatrio di decine di migliaia di turisti tedeschi rimasti bloccati all’estero e alla circolazione delle merci oltre i confini. Durante la riunione, i ministri hanno mantenuto una distanza di sicurezza fra loro.
Dopo anni che i tedeschi ci forniscono sprezzanti lezioni – ovviamente senza che nessuno glielo abbia chiesto – su come vivere in modo disciplinato e ordinato, arriva un’emergenza senza precedenti, e il colosso teutonico si rivela un gigante dai piedi d’argilla.
Del resto la storia ci ha insegnato che coloro che si ergono a maestri di vita altrui nella loro non sono buoni a combinare un bel nulla. Vogliamo vedere se avranno l’incoscienza di far contagiare 10 milioni di persone. Ma l’Unione europea dov’è quando serve davvero?
Per fracassarci le scatole con lo spread, i tassi, il costo del denaro e compagnia bella sono sempre presenti, quando si profila un olocausto pandemico da negligenza di Stato, non muovono un dito. L’Unione europea assomiglia sempre più ad un’enorme bolla di sapone che prima o poi scoppierà.