Parigi brucia, mille anni di storia cancellati in 77 minuti. Notre Dame de Paris era un capolavoro mozzafiato, patrimonio dell’umanità intera, anche dei musulmani.
Si susseguono tanti frammenti di vita in queste ore dolorose, immagini, video, commenti, gli occhi del mondo sono umidi di lacrime per quella guglia che ha ispirato artisti, poeti e letterati per un millennio. Non ho mai visto un europeo esultare pubblicamente per una tragedia che colpisce tutti, sicuramente qualche imbecille in preda al delirio tra le mura domestiche non sarà mancato, ma anch’egli si è ben guardato dal rendere pubblico il proprio disturbo.
Vendetta di Allah! Troppi islamici ci hanno fornito uno spettacolo immediato fatto di sorrisi estatici alla vista delle fiamme, di post su Facebook di pura soddisfazione per il rogo parigino. Il social network che blocca decine di migliaia di profili con la falce della censura per chi osa mettere una bandiera nazionale con un commento patriottico, si è guardato bene dall’intervenire sullo scempio mediatico di matrice islamica.
Nessuna dura presa di posizione sull’orgia incendiaria è giunta dai leader religiosi musulmani. E questo, purtroppo, la dice lunga. Un fanatismo cieco che richiama i furori ottusi dell’uomo medievale. Ci vorranno secoli per vedere cambiamenti profondi in una comunità indietro di un millennio.