Firenze in queste prime fredde giornate di Novembre, è una città bellissima. A Firenze non manca niente, ma il suo fiore all’occhiello è sicuramente il mare. Sono ormai 6 anni di fila che ottiene la prestigiosa “bandiera blu” per la sua acqua cristallina e la gestione sostenibile del territorio.
Ha scavalcato per numero di presenze sia la Versilia che la Maremma. Le spiagge fiorentine sono meta ambita non solo di milanesi, ma anche di romani. La gente più in voga della capitale preferisce salire sulla costa fiorentina invece che continuare a villeggiare a Ostia e Fiumicino.
La cosa più bella di questo tratto di costa, è la pescosità del mare. Infatti nelle acque salate di Firenze, la popolazione marina gode di un ecosistema particolarmente idoneo. Questo rende il mare di Firenze generoso di pesci tipici del Mar Tirreno. Orate, dentici e branzini. Deliziose triglie di scoglio appena fuori Legnaia. Per non parlare delle prestigiosissime cozze allevate nella zona della Nave a Rovezzano (che se si chiama Nave, un motivo deve esserci, no?).
A questo punto i casi che mi sovvengono sono due: siamo tornati ai confini terrieri del Granducato, dove da Vecchiano a Capalbio era tutto Firenze, o al comune (pardon, città metropolitana) hanno fatto un utilizzo un po’ troppo allegro del vecchio e caro CTRL+C – CTRL+V. Per i meno esperti informatici: copia e incolla.
Che poi mi devono spiegare: attività come la pesca e la caccia che, per definizione, vengono fatte all’aria aperta e oltretutto con un buon distanziamento tra le persone, perché vengono vietate? Mistero…
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