Caprologo – Tutti voi sapevate che non c’è nessun pericolo, di nessun tipo, anche voi che state a Codogno, che debba cambiare la vostra vita. Andando in giro non ti capita un c…”. Così Vittorio Sgarbi in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook dal titolo “Il virus del buco del c…. Vi spiego perché”. Nel filmato, inguardabile, lancia anatemi contro tutti. Virologi in particolare.
Il critico d’arte non ce la fa proprio a limitarsi alla sua materia, e si lancia nella tuttologia turpiloquiata. Da quella bocca esce di tutto, fauci che vomitano disprezzo, con un linguaggio penoso, nemmeno nel più infimo bar di periferia è facile godere di uno spettacolo di tale tristezza.
Il noto virologo dell’arte sostiene, a torto, che sia “un’influenza”: “Chi cazzo è Burioni? Chi cazzo è Pregliasco?”, sbotta Sgarbi riferendosi ai due virologi. E ancora: “Non credo a questa gente. Questo è il virus del buco del culo”. Sgarbi si è savianizzato. Come il tuttologo napoletano dà lezioni su ogni campo dello scibile, Vittorio Sgarbi si è ormai eretto a pastore del popolo delle capre.
Non credo al coronavirus, ci deve essere qualche cosa dietro, non possiamo cambiare la nostra vita per qualcuno a cui è venuto il raffreddore. Non c’è un cazzo, dovete andare a fare in culo, chi cazzo è Conte? Un consiglio di coglioni che dice quello che devo fare io. Casalino parla del virus… Io non scherzo, spero che mi ascoltiate molto, sono un zucche vuote, capre. Questo è il capravirus che ha preso il loro cervelli del cazzo”, prosegue il dotto caprologo.
Questo signore è un parlamentare della Repubblica italiana. Che classe. Ma poi, diciamocelo, sto Burioni chi cazz’è? Si permette di esprimere un’opinione solo perché è un virologo, docente universitario e responsabile di uno dei principali laboratori di ricerca immunologica del Paese. E caprai! Anzi, caprirai!
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