Il cashback di Stato e i soldi che non bastano

Nuova figuraccia per il governo

CASHBACK

Per il cashback di Natale il governo aveva stanziato 228 milioni di euro. Il problema è che sembrano non bastare per tutti i rimborsi dei pagamenti effettuati con carta. L’indennizzo messo a punto da Conte prevede infatti un rimborso massimo di 150 euro, a partire da Febbraio, per gli italiani che hanno aderito al programma.
Ma facendo due somme i soldi non basterebbero. Sono infatti 5,3 milioni i cittadini iscritti al cashback, che divisi per i 228 milioni di euro fa una cifra ben lontana dai 150 euro promessi; ovvero solo 43 euro.

Tra l’altro i richiedenti al rimborso potrebbero ancora aumentare dato che l’app IO, per partecipare al cashback, è stata scaricata da 9 milioni di persone.
Questo grande successo di iscrizioni rischia quindi di mettere in crisi il sistema pensato dal governo per incentivare gli italiani ad usare le carte di credito invece del contante.

Cosa fare? Palazzo Chigi ha assicurato che le risorse per il cashback di Natale saranno sufficienti per tutti gli aderenti all’iniziativa, ma non ha specificato come. L’unica soluzione sarebbe rifinanziare il programma, per restituire davvero il 10% sui pagamenti digitali (almeno 10) effettuati entro il 31 dicembre.

Da gennaio il cashback dovrebbe divenire semestrale e i 150 euro verranno rimborsati ogni 6 mesi e non più in un solo mese. Occorrerà, però, effettuare almeno 50 transazioni. Vedremo cosa accadrà.

L’unica certezza è che questa prima esperienza rischia di trasformarsi da cashback di Stato ad una ennesima beffa di stato. Ed il paese sembra somigliare sempre di più ad un triste reality dove tutto viene pubblicizzato, annunciato, pompato… ma niente si rivela poi essere vero.

 

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