Il centro a Giorgia .Di spazio al centro ce ne sarebbe davvero tanto. Ma tanto centro in Italia significa praticamente il nulla. Ormai non solo il sistema si è bipolarizzato, ma si è anche radicalizzato. Praticamente l’unica alternativa di un moderato è la Meloni. L’unico centro possibile.
Calenda vs Renzi
Creare una terza via con ambizioni di governo era sicuramente un progetto ambizioso. Non è che il terzo Polo abbia poi raccolto grandi risultati elettorali. Forse più che uno schieramento avrebbero potuto costituire un partito. Ma questo sembra nafragare nell’eterno problema delle leadership feudali. Infatti di feudalesimo si tratta.
I vari signori, del frammentato panorama del centro politico Italiano, sono come signorotti medievali che difendono a prezzo di sanguinose guerre il loro piccolo dominio. Calenda e Renzi insieme era la cronaca di un disastro annunciato. Semplicemente perché si è preteso di far coabitare pacificamente due rissosi galli in un pollaio.
Praticamente le ambiziose speranze della costruzione di un terzo Polo determinante al governo del paese, si ridurranno, con tutta probabilità, alla costruzione di due piccoli partiti personalistici. Oppure di un unico soggetto, strada più impervia, permanentemente in condizione di guerra civile.
Il PD
Il Partito Democratico di Elly Schlein è l’antitesi di qualsiasi centro. Lo scrollamento del PD da qualsiasi tentazione moderata. Tanto è vero che la forza del nuovo segretario del Partito Democratico è anche rappresentata dal suo limite. Riesce a crescere ma unicamente a spese del Movimento Cinque Stelle. Non ha nessun appeal per tutto quell’ elettorato moderato a cui il Partito Democratico sperava di ancorarsi.
Le posizioni radicali sui diritti, che sta prendendo la Schlein, come cavallo di battaglia sono esasperanti per il mondo cattolico. E dunque per tutti i cattolici che risiedono nel Partito Democratico, ai quali si trovano pedissequi all’ideologia radicale. Cosa che potrebbe portarli anche a diverse scelte. Magari a guardare ad un insistente centro.
E allora Giorgia
Paradossalmente se il Partito Democratico dovesse arrivare a scissione, i cattolici difficilmente si limiterebbero a riconciliarsi ed ad aderire al terzo Polo. Sarebbe più semplice, come nella tradizione frammentaria della politica italiana, la creazione di un ulteriore nuovo soggetto politico. Con l’unico risultato di palesare ulteriormente, laddove ce ne fosse bisogno, l’inconsistenza di una possibilità centrista.
In pratica l’unica concreta alternativa per un moderato è Giorgia Meloni. Il governo sta mantenendo gli impegni del governo precedente, sta stabilizzando la figura l’Italia in Europa, si sta mostrando una garanzia per gli impegni internazionali. È l’unico appiglio che possa trovare un moderato nel sistema politico italiano. Per paradosso una donna che nasce da passioni forti è diventata l’approdo naturale dei centristi italiani. Il baluardo del centro.
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