Il colonialismo rigettato
Quello che è successo in Niger, trova le sue basi nel rifiuto di una politica coloniale scellerata, che ha ingenerato l’odio verso gran parte dell’Occidente.
È vero, la Russia ha messo in scacco gli interessi del mondo occidentale nella regione, con il colpo di stato in Niger. Ma in realtà c’è un quadro complessivo molto più grande, dove la Russia e soprattutto la Cina stanno estromettendo l’Occidente in Africa.
Questo perché il sistema di sfruttamento coloniale ha portato un fortissimo risentito verso l’Europa ed il mondo anglosassone.
Il nuovo colonialismo
Il colonialismo cinese, ha un forte punto di vantaggio rispetto a quello tradizionale europeo. Quello anglo-francese. Perché c’è da dire che i portoghesi, con le province d’oltremare ed in parte i tedeschi e gli olandesi furono meno profittatori nella storia.
Il colonialismo cinese offre la possibilità di sopravvivenza. Impone un egemonia economica, ma non lascia morire di fame. E paradossalmente in paesi che la fame la conoscono molto bene, la garanzia di sopravvivenza appare come una liberazione. Poco conta per chi muore di fame che a dargli i mezzi di sussistenza, sia un paese non democratico. La democrazia a pancia vuota perde di significato. Si impianta sul nulla.
I cinesi appaiono come liberatori. Come la vera via umana, a paesi africani oppressi e depredati.
L’Italia potrebbe avere un ruolo
L’Italia potrebbe avere un ruolo, poiché la sua presenza coloniale, anche se non priva di episodi poco gratificanti, è apparsa come sistema complessivo di sfruttamento, più rispettoso dei popoli.
Il nostro paese potrebbe mediare in una situazione complessa, dove si vuole, da parte delle popolazioni autoctone, una rivalsa sulle potenze coloniali. Su coloro che sono responsabili della politica scellerata di sfruttamento delle multinazionali. L’Italia, ha una grande tradizione diplomatica nella sua storia, che le consente di assurgere a questo ruolo.
Rivedere il sistema
Quella gente, che supporta guerre civili,colpi di stato, combatte per i propri figli. Molto spesso lo sfruttamento anglo-francese, non ha tenuto conto dei bisogni, della dignità fondamentale dell’uomo. Ha portato altri colpi di stato, altre guerre civili, dittature sanguinarie, che sono state giustificate solo per interesse economico.
Pensiamo al Centrafrica stremato dalla dittatura di Bokassa, pensiamo all’omicidio di Thomas Sankara, sostituito con un pagliaccio sanguinario e corrotto come Blaise Compaoré, in Burkina Faso.
Pensiamo a megalomani dittatori che poi si sono anche rivoltati contro le potenze occidentali, come Idi Amin o Robert Mugabe. Rispettivamente in Uganda ed in Zimbabwe .Tutti impiantati dall’occidente.
Una nuova era
Dobbiamo cambiare la prospettiva. Dobbiamo renderci conto che lo sfruttamento, ingenera soltanto odio verso le democrazie occidentali. Fa apparire le dittature più umane. Non possiamo farci condizionare solo dagli interessi. Ci sono dei valori morali, dei principi fondamentali che debbono prevalere sulle considerazioni meramente economiche.
Bisogna essere realisti, ma non esasperatamente cinici.
Non possiamo calpestare la dignità dei popoli. Ci sono tanti africani che vogliono la grande Africa. Che vogliono restare a casa loro, dando un futuro, una speranza ai loro figli. L’immigrazione di massa disastrosa, è figlia dell’oppressione coloniale. È una colpa dell’Occidente.
Non può esistere un mondo dove si mangia cinque volte al giorno, dove ci sono beni di consumo di ogni genere, dove il superfluo diventa un’esigenza; che basi la propria ricca esistenza sullo sfruttamento di un altro mondo. Dove si è sempre tormentati dal morso della fame, non ci sono medicinali, dove i beni di consumo essenziali diventano un lusso per pochi.
Dobbiamo assolutamente portare avanti la politica di Enrico Mattei, di compartecipazione dei popoli, allo sfruttamento delle loro risorse. Dove c’è cibo per tutti, non bisogna depredare i legittimi proprietari.
Bisogna creare strade,scuole, ospedali, nei paesi che ci forniscono materie prime. Non con prestiti che non possano ripagarci, per togliere appropriarci delle risorse naturali, loro unica fonte di sostentamento.
Dobbiamo stabilire rapporti di amicizia duraturi. Scambi commerciali reciprocamente vantaggiosi. Una politica di sviluppo e di cooperazione nell’interesse comune.
Molti africani chiedono di vivere dignitosamente in casa loro. Noi abbiamo bisogno delle loro materie prime. Troviamo una via solidale.
Allora impianteremo la democrazia. Daremo una grande immagine dell’Occidente, e l’Italia in questo processo può essere protagonista.
Anche perché le democrazie occidentali non possono permettersi di essere ricordate come più rapaci delle dittature. È un onta che non verrà perdonata dalla storia.
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