IL CONGRESSO FARSA DELLA LEGA PER SALVINI
E fu così che, tra scene di giubilo, Kapitan Salvini domenica scorsa venne riconfermato per acclamazione (di popolo…) Segretario del partito che contiene, nella propria dicitura, il suo nome: Lega per Salvini Premier.
Nonostante la farsa, l’assenza di candidati alternativi al ruolo di Segretario e sebbene in tutti questi anni l’auspicio che nasce dal nome del suo partito non si sia mai concretizzato (fortunatamente), per i fan più accaniti si tratta di un risultato entusiasmante
In un partito in pieno tracollo di consensi ed iscritti, una vittoria senza rivali le cui eccessive celebrazioni fotografano ancor meglio il pessimo stato di salute del movimento e del suo leader, che hanno ripreso il doppio ruolo di Governo e di Opposizione, pur di raccattare nuovi sostenitori in grado di dare linfa vitale esistenziale al mondo leghista residuale.
Non stupisce, seguendo la logica del tentativo di recupero disperato di nuovi elettori, il tesseramento del Generale Vannacci, eletto come indipendente, ed ora integrato a pieno titolo nel partito, con la speranza porti con sé l’ampio consenso personale che lo ha portato a Bruxelles e che ha permesso, nonostante l’indipendenza, la sopravvivenza elettorale della Lega stessa
Consenso che, con questa scelta, il Generale rischia in parte di perdere, soprattutto quello derivante dalle aree maggiormente vicine alla destra radicale, ma il nuovo tesseramento permette a Salvini di seguire un antico insegnamento: tieni vicino gli amici, ma ancora più vicino i nemici.
Già, perché tra le fila leghiste Vannacci aveva preso sempre più le sembianze del vero leader del partito ed ora, da tesserato, sarà riportato ad un ruolo di sostegno al capitano/segretario indiscusso.
Ora, senza più la preoccupazione della concorrenza interna di Vannacci, Salvini potrà tornare a concentrarsi nel suo doppio ruolo di Esponente di Governo e Capo dell’Opposizione, continuando a sparare slogan da campagna elettorale, noncurante non solo dei danni potenziali che potrebbe causare al proprio Paese, ma continuando a mettere in difficoltà, al limite della crisi, l’Esecutivo di cui è Vicepremier
Insomma, un Congresso-Farsa che è esitato in un’Elezione-Farsa di un Segretario che negli ultimi tempi sembra sempre più una Rappresentazione-Farsa di un leader di Governo.
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