L’eterna diatriba tra destra e sinistra è aperta.
Per annoverare tra le proprie fila il Coronavirus o Covid-19.
Un virus che ha chiare origini cinesi, il ché fa presupporre una sua militanza comunista. Creato in laboratorio, ha furbescamente evitato le difese e si è espanso silenziosamente a macchia d’olio. Trasversalmente.
Ma tutti i media lo odiano, lo combattono, lo esecrano. Questo fa presupporre che sia di destra, come il suo essere politicamente scorretto: se ne infischia delle etichette e afferma la sua personalità.
D’altra parte egli muta, si trasforma, si differenzia. Supponente e petulante diversifica se stesso e si contraddice per sopravvivere: questo fa di lui un perfetto sinistrorso.
La sua proteina Spike si alza come un ditino o un sopracciglio Radical Chic a condannarci: si sente migliore e superiore a tutti gli altri malanni ‘sto virus, affermando la sua superiorità clinica. È autoreferenziale.
È di sinistra, quindi
Pontifica in tutti i notiziari, contagiando i corpi e le coscienze. Surrettiziamente appoggia transizioni ecologiche e altri sconvolgimenti, millantando cambiamenti climatici favorevoli. Introduce povertà e nuove imposte.
Si veste di arcobaleno promettendo che ‘Andrà tutto bene’, che lavoreremo un giorno in meno guadagnando di più. Un mentitore nato.
Dove passa regna la miseria e la disperazione, ampliando le disparità sociali.
È sicuramente di sinistra, conseguentemente.
Con tratti destrorsi
Allo stesso tempo ha, però, tratti futuristi. La dinamicità lo contraddistingue, è sempre in mutazione e movimento. ‘Chi virus, vale..’
Il culto della personalità è persistente: LVI arriva e gli ospedali si mettono in subbuglio, divenendo monotematici. Tutti in riga, allineati e coperti.
Trasforma i territori e le città, afferma una competizione guardinga tra contagiati e non.
Propone un modello fondato sulla concorrenza: il più debole soccomba, il più forte ne approfitti. Nessuno spazio per la difesa dei più fragili.
Propone una militarizzazione della campagna vaccinale: ci vuole tutti in uniforme.
È proprio di destra.
I nuovi vati
E se la dicotomia sinistra/destra fosse errata? In fondo l’era Covid sta introducendo una nuova teocrazia: la scienza ne è la nuova Dea, i virologi i suoi Vati.
Così i governi non sono più eletti, ma degli Eletti.
Non eletti da nessuno, ma suvvia, cosa volete che sia il tramonto della democrazia in confronto alla nuova era radiosa Scientifica.
Scienza che non può essere un Credo, perché fatta di esperimenti e fallimenti, di errori e successi. Non di Fede.
Leggi anche: “Stanchi della cancel culture”. Studenti in rivolta nell’ex università di Letta
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT