Una volta liberato Benito Mussolini sperava di ritirarsi a vita privata. La Repubblica Sociale Italiana non nacque a seguito di una granitica volontà dello stesso Mussolini. In realtà Mussolini non la voleva, non voleva un ruolo politico. La subì per una sua scelta sicuramente volontaria, ma in buona parte condizionata dalle circostanze.
Mussolini voleva ritirarsi, poiché si rendeva perfettamente conto che il regime fascista era crollato e non avrebbe potuto essere rimesso in piedi nelle correnti circostanze belliche.
Era altresì ovvio che il modo più sicuro di tutelare se stesso e la propria famiglia sarebbe stato quello di espatriare o in Svizzera o in Spagna. Non era l’unico ad aver pensato alla pelle. Giorgio Bocca stesso sarà sostenitore della tesi secondo la quale il luogo della detenzione di Mussolini fu svelato ai tedeschi da Galeazzo ed Edda Ciano che lo avrebbero a loro volta saputo da un alto ufficiale. Allo scopo di farsi espatriare proprio verso una di queste due mete sicure.
Poi comunque Mussolini era un politico accorto, che aveva ritrovato pragmatismo e senso del reale nei mesi di prigionia. Si rendeva conto del fatto che in quelle condizioni, qualsiasi stato si fosse venuto a creare, sarebbe stato dipendente e satellite dei tedeschi.
Cercare di arginare i tedeschi
Ovviamente rischiare la testa per un ruolo di marionetta non è nelle ambizioni di alcun politico di rilievo.
Il problema di coscienza che colpì Mussolini nel profondo, risiedeva semplicemente nel fatto che i tedeschi dovevano essere in un certo senso arginati.
Ossia il governo di una repubblica fantoccio non avrebbe potuto in alcun modo impedire o fare scudo verso eccessivi soprusi dei tedeschi, men che meno quel poco che restava in piedi del fascismo poteva rappresentare un argine di qualsiasi tipo alle potenti e rancorose truppe germaniche.
Però una carta l’Italia poteva giocarla, al fine di mitigare l’occupazione militare: la grande stima e l’affetto che Hitler provava nei riguardi di Mussolini.
In questo senso Mussolini accettò con mala voglia di fare la Repubblica Sociale Italiana. Aveva capito che soltanto la sua figura avrebbe potuto frenare, almeno minimamente, la furia tedesca. Anche perché senza di lui lo Stato fascista sarebbe stato talmente debole che tra gli italiani e Hitler si sarebbe frapposta solo una timida linea di demarcazione meramente burocratica, a coprire quella che nella realtà sarebbe stata un’occupazione militare diretta.
Infondo i tedeschi avevano bisogno di Mussolini per tenere in piedi con un minimo di prestigio uno stato che solo formalmente poteva millantare indipendenza.
Sembra che Hitler stesso abbia assicurato che era nelle sue intenzioni far rimpiangere agli italiani il destino dei polacchi (i quali avevano subito un occupazione militare e una devastazione che ancora oggi lascia sgomenti per brutalità e ferocia).
Almeno a questo Mussolini sperava di poter rappresentare un freno abbastanza efficace.
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