“Il fascino di Narciso”
( Storie di Narcisismo e riflessioni interiori)
Tratto dal libro:
Promisi a me stessa che non sarei mai più stata una compagna infelice. O meglio, che non lo sarei più stata. Mai più accanto a qualcuno con cui chiunque, osservandoci, si sarebbe chiesto perché non ci fossimo ancora lasciati. Mai più con qualcuno di cui mi sarei lamentata in mensa con le colleghe, che mi avrebbe fatta innervosire più di quanto riuscisse a rasserenarmi.
Decisi che non avrei mai più sottovalutato l’intesa e il desiderio fisico, né avrei ignorato il loro affievolirsi. Che non avrei più provato a costruire qualcosa con chi mi facesse sentire sola, pur dormendomi accanto. Che non avrei mai più giustificato chi tentava di sminuirmi.
Promisi a me stessa che non mi sarei mai più accontentata. Non in amore
Se avessi scelto un compagno, lo avrei “preteso” perfetto per me. E per “perfetto” non intendevo privo di difetti—nessuno lo è—ma qualcuno i cui difetti non fossero per me un affronto, non minassero la mia morale, non intaccassero i miei principi. Qualcuno i cui limiti potessi accettare con leggerezza.
Decisi che, se avessi avuto un compagno, sarebbe stato qualcuno con cui poter essere schifosamente me stessa
Qualcuno accanto a cui sentirmi libera di crollare, di dire “non ce la faccio più” e scoppiare in lacrime senza paura di essere giudicata. Qualcuno che avrebbe capito quando avevo bisogno di un abbraccio, senza che dovessi chiederlo. Che non mi avrebbe mai fatto provare ansia “da depilazione” perché mi avrebbe desiderata comunque, in ogni condizione. Che avrebbe ascoltato i miei sfoghi, le mie lamentele, le mie polemiche sterili, senza annoiarsi. Qualcuno capace di farmi ridere, di prendersi in giro e di prendere in giro me.
Qualcuno con cui condividere i pensieri peggiori, le verità inconfessabili, i desideri più irrazionali
Qualcuno che avrei avuto voglia di guardare e ascoltare senza sosta, la cui mancanza sarebbe stata viscerale dopo poche ore di lontananza. Qualcuno di cui avrei avuto sete. Qualcuno capace di incuriosirmi, di farmi entrare nel suo mondo.
E se questo qualcuno non fosse mai arrivato? Accettai l’idea. Perché meglio sola che intrappolata in un amore mediocre.
Promisi a me stessa che non mi sarei più accontentata. Che avrei preteso il meglio, perché io stessa sarei stata il mio primo e più grande alleato
Perché la vita impone già abbastanza mediocrità.
L’amore, quello no.
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