IL GIOCO DELL’OCA E LA PIU’ GRANDE FORZA CONSERVATRICE DELLA REPUBBLICA

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IL GIOCO DELL’OCA E LA PIU’ GRANDE FORZA CONSERVATRICE DELLA REPUBBLICA

La specialità unica della sinistra

Albert Einstein sosteneva che “la politica è molto più complessa della fisica”.

Ce ne siamo accorti ancor di più in questi ultimi mesi, pieni di veleni, accelerazioni sospette, anomale sante alleanze tra opposti, formidabili pressioni intimidatorie.

Sembra proprio aver ragione chi sentenzia: “ La politica è l’arte di impedire agli avversari di fare la loro”.

Nel nostro “bel Paese” da sempre i sedicenti progressisti sognano un paese tra il fossilizzato e l’ibernato in cui tutto, quando sembra cambiare davvero, torni, come il gioco dell’oca, al punto di partenza.

La nave ammiraglia e le scialuppe

Come sappiamo bene nella rossa Toscana, la sinistra è la più grande forza conservatrice della storia repubblicana. Senza tornare agli albori (in cui remò contro l’Europa Unita, la Nato…), nei decenni tutte le volte che una riforma sapeva di “sovversione” del sovrano ordine della sinistra si sono alzate le barricate, anche grazie all’appoggio delle solite scialuppe di supporto, pronte a volte a garantire protezione altre ad attuare azioni da guastatrici. Ciascuno non casualmente può far riferimento a ben individuabili “agenzie” di complemento, capillarmente diffuse nei mondi che contano della nostra società (finanza, industria, editoria, magistratura…).

Siamo attesi da giorni difficili

I tempi a cui stiamo arrivando ( che in politica sono tutto) ci conducono ad una vero e proprio nodo gordiano. Il ventaglio di questioni aperte sullo scenario italiano può trasformarsi, a seconda degli esiti, o in sequenza di trappole seriali oppure in opportunità di robusto rafforzamento del governo.

Ne citiamo due immediate: l’esito delle regionali in Liguria (enfatizzate da sinistra e dintorni come non si vedeva da molto tempo) e lo sciopero generale della CGIL previsto per Giovedì 31 Ottobre (concepito in tutti gli ambienti di lavoro come la “madre di tutte le proteste” contro il governo e, soprattutto, come segno che il vero segretario del PD è ormai Landini). Ma potremmo aggiungere, senza ordine di importanza e solo per fare esempi: il voto sulla nomina UE di Fitto, la discussione parlamentare aperta sulla finanziaria, le aspre tensioni con l’associazione nazionale magistrati e, purtroppo, alcune vicende sul confine tra gossip e politica.

Resistere e rilanciare per il bene dell’Italia

Tutto questo basta per capire l’estrema delicatezza politica del momento, ma anche l’opportunità che si apre in caso di successo mancato o solo parziale dello sfondamento immaginato dalla sinistra.

Per chi ha idee chiare e, nonostante qualche incertezza ed errore, lavora per il bene dell’Italia è il tempo non solo della “resistenza”, ma soprattutto del coraggio, del rilancio e, ci sia permesso, della compattezza. Entro un’alleanza così ampia come il centro- destra, contano all’unisono legittima pluralità delle posizioni e capacità di giungere a sintesi al rialzo per cui nessuno esca sconfitto ed a vincere sia il nostro Paese.

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