Il Governo ci distrae dalla vera emergenza del paese: la povertà

Il rilancio economico di Conte? La lotteria. Manca solo una batteria di pentole in omaggio.

povertà

La situazione reale è questa: l’Italia sta entrando nella povertà. E questo per quanto riguarda più del 50% della popolazione attuale. Le stime sono drammatiche: nel 2021 si prevede che una forbice tra 1,40 e 2 milioni di lavoratori perderanno la propria occupazione. Non sono numeri a caso.

Secondo una stima Cerved, il PIL (prodotto interno lordo) subirà una contrazione che andrà tra il 10 ed il 13%. Ma partendo già da una situazione drammatica del 2020. In termini economici, insomma il 2021 sarà peggiore dell’annus horribilis che, se Dio vuole, sta per concludersi.

Insomma il 2021 vedrà che meno del 50% della popolazione italiana dovrà sobbarcarsi l’economia e il mantenimento di tutti. Compresi anche i migranti che continuano a venire e a campare meglio di molti italiani. Almeno questi un tetto, pasti, telefonino e diaria, ce li hanno garantiti (i migranti, s’intende).

Però il Governo è preoccupato per il cenone. La Lamorgese, invece di impiegare le forze dell’ordine per gli spacciatori, ha detto che metterà in campo decine di migliaia di agenti per vedere se si passa il Natale a casa. Ma stiamo impazzendo? E noi zitti.

Il rilancio economico di Giusy Conte: la lotteria

Giusy Conte, invece di presentare un piano concreto per il rilancio economico, ha deciso di far partire la “lotteria degli scontrini”. La potenza di fuoco contro la povertà. E Keynes muto. Manca solo una batteria di pentole in omaggio e poi abbiamo tutto quello che ci serve.

No, davvero, mi sento preso per il culo in maniera potente che il capo del governo (in minuscolo, come il pastone che si dà ai maiali in campagna), pensi di rilanciare l’economia nazionale con una lotteria. Che non è altro che un tracciamento bello e buono di come spendiamo quei pochi soldi che ci restano in tasca.

Ci saranno alcune imprese che riusciranno a sopravvivere al Covid, ma molte di queste verranno uccise dalle tasse che il nostro (vostro, mio non di certo) governo aumenterà per mantenere il carrozzone. Insomma, pagheranno sempre i soliti.

Ma gli italiani, come sempre tutti zitti. Zitti finché ci saranno le solite vacche da mungere. Magari con una bella patrimoniale, che chiameranno “contributo” giusto per indorare la pillola. O meglio la supposta.

Poi i soldi finiranno anche per gli statali abituati a ricevere puntualmente il loro stipendio. E allora ci sarà da divertirsi. E la lotteria sarà ben diversa.

 

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