Ieri sera ho deciso di farmi male e ho guardato la diretta dal Senato della Repubblica. Più che farmi male, è stato un interessante studio di sociologia e comportamento umano. Ho visto quanto in basso possa cadere una persona per difendere il proprio orticello. Ho visto semplicemente quello che i politici italiani fanno da sempre.
La fredda cronaca vuole che il Governo Conte Bis abbia ottenuto la fiducia del Senato con numeri minimi: 156 senatori a favore. Praticamente ingovernabilità di fatto. Ma la cosa interessante, sempre da un punto di vista di studi umani, è vedere come ci è arrivato.
Partiamo da un presupposto di base: alle urne non ci vuole andare nessuno tranne Fratelli d’Italia. I 5S evaporerebbero, IV è al 3% e non vedo risalite in programma. Il PD reggerebbe il colpo ma verrebbe ridimensionato. Anche la Lega di Salvini prenderebbe uno schiaffone. Forza Italia andrebbe a far compagnia a Renzi. La Meloni è l’unica che gioirebbe.
Se poi consideriamo il fatto che c’è stata la riduzione di seggi parlamentari, molti di quegli improvvisati che oggi sono a Roma (un buon 70% degli eletti), verrebbe rispedita a casa e magari a cercarsi un lavoro. Sono terrorizzati. La politica (e i quattrini) creano strani compagni di letto (cit. G. Andreotti).
Bellanova e Italia Viva (ma agonizzante)
La Bellanova mi aveva stupito. Un discorso al Senato accorato, vero e carico di passione. Le bordate al Premier erano ad alzo zero. Muoia Sansone con tutti i filistei, mi sarei aspettato. E invece alla fine si è ricordata di essere Renziana e ha chiosato un un temibile finale di arringa: pertanto Italia Viva si asterrà dal votare la fiducia. Tanto rumore per nulla. I tennisti direbbero che le è venuto il braccino.
Noi di IV siamo arrabbiato con voi, e quindi usciamo dal campo col pallone. Ma se promettete di non farlo più torniamo a giocare. Quanta paure di sparire…
Ciampolillo e Nencini. Due Carneade sotto i riflettori
Lello Ciampolillo, Senatore 5S di Bari. Convinto che la Xylella degli ulivi pugliesi potesse essere curata col sapone. Anti-vax per scelta privata, è proprio la persona giusta per prendere un incarico in questo momento. Qualcuno sapeva che era al Senato fino a ieri?
Assieme a Riccardo Nencini, vecchio socialista fiorentino, e figura sempre di secondo piano della politica italiana, si sono guadagnati l’onore della ribalta con la richiesta di voto fatta all’ultimo minuto.
Attendiamo a gloria incarichi ad hoc da parte di Giusy Conte per questi due responsabili.
Rossi e Causin: il salto della barricata
Questi due senatori di Forza Italia l’hanno fatto proprio sudicia. Hanno preso il mestiere più antico del mondo e ne hanno fatto una specializzazione parlamentare. Chiamati a votare contro la fiducia, hanno deciso che forse Conte poteva offrire qualche cosa di più succulento e si sono venduti al miglior offerente.
Niente di nuovo sul fronte occidentale. Di salti di barricata ne ho visti già abbastanza da stupirmi.
Tajani si è subito, e giustamente, sbrigato a specificare che i due commercianti di loro stessi sono stati espulsi da Forza Italia.
Il paradosso dei Senatori a vita
Qualcuno mi può spiegare l’utilità dei Senatori a vita? A cosa servono? È una carica onorifica? E allora lasciamola onorifica e non diamo loro potere discrezionale.
ha preso la parola Liliana Segre. E si sa, quando parla la Segre tutti in piedi e giù il cappello. Quello che ha dovuto passare nella prima parte della sua vita, è assolutamente sbagliato ed è inutile e ridondante ritornarci sopra.
Solo rispetto. Per le torture che ha dovuto vivere. Ma adesso mi pare, la sua, una figura di utilità marginale.
Infatti nel suo discorso ha affermato che è indignata per la crisi che l’Italia sta attualmente attraversando. E anche che non partecipa ai lavori parlamentari da più di un anno. Però sui 12.000 euro netti mensili che ha ugualmente percepito, non si è per niente indignata. Anzi. E giù ugualmente applausi a spellarsi le mani. Del resto lo ha detto la Segre. Lei può tutto.
Quindi, oltre a dare un appoggio ridicolo alla fiducia governativa, non participeranno più alle votazioni perché hanno altro da fare.
Allora risulta sempre più evidente: se Conte non riesce a mercificare altri Senatori, la sua maggioranza è destinata
a franare come un castello di sabbia.
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