Martin Ludwig Bormann, capo della cancelleria del NSDAP (Parteikanzlei) e segretario personale di Adolf Hitler, fu tra i membri più importanti nella gerarchia della Germania nazista. Bormann riuscì, senza speciali capacità di intelligenza, ma con un’invadenza ostinata, pedante, intrigante ed ottusa, a diventare in ogni questione il vice-Hitler.
La sua fedeltà totale alla causa nazista non fu mai disgiunta dalla brama di costruirvisi una posizione unica di prestigio e di predominio. La vita di Bormann coincise continuamente con quella del regime: la sua crudeltà con l’efferatezza delle istituzioni; la sua onnipresenza con l’inderogabilità della polizia, della persecuzione, della gerarchia. La stessa vita della famiglia Bormann non è mai del tutto privata; il fatto che abbia 10 figli è un «dono» al Reich, come il fatto che la relazione con la sua amante deve coincidere con il piano del «doppio matrimonio» a fini razziali nel Terzo Reich.
L’autore
Joseph Wulf, storico ebreo tedesco-polacco sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, è autore di numerosi libri sulla Germania nazista e sull’Olocausto, tra cui: Il Terzo Reich e gli ebrei, Heinrich Himmler, Martin Bormann: ombra di Hitler.
Adler
Martin Bormann ombra di Hitler è l’unica biografia del gerarca nazista tradotta in italiano; un volume che dopo una lunga assenza torna disponibile grazie a Adler edizioni. La casa editrice che dà un futuro al passato.
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