Bellanova – Che il momento è terribile lo hanno capito anche i sassi. Non è necessario intervenire, peggiorando la situazione con proposte anti-italiane. I nostri politici sinistri non riescono ad evitare proposte che offendono un popolo, quello italiano, già profondamente ferito.
Dopo il ministro dell’Economia pavido e succube di Bruxelles, oggi è il turno del ministro dell’Agricoltura. Teresa Bellanova ai microfoni di Radio Capital ha dichiarato: «Avere una norma che sbatte fuori le persone è sbagliato; averla adesso, in questo momento, è doppiamente sbagliato». «Abbiamo bisogno degli immigrati».
Poi ribadisce: «Noi abbiamo bisogno degli immigrati per portare avanti anche il normale funzionamento della catena alimentare. E anche perché questi processi o li regola lo Stato o la mafia. E io voglio che sia lo Stato». Lo stesso Stato che fornisce il Reddito di Cittadinanza a milioni di persone che di lavorare tutta questa voglia forse non ce l’hanno.
Perché non la sinistra non guarda mai al nostro popolo? Utilizzare i percettori (chi è in condizioni) del reddito di cittadinanza sarebbe troppo semplice? Chi non è disposto a fare il lavoro nei campi, perde il beneficio del reddito di cittadinanza. Punto. Non è difficile.
Di ragazzi abili al lavoro a spasso ne abbiamo a migliaia. Teniamoli incollati ad uno smartphone ad oziare tutto il giorno mentre saniamo la posizione degli immigrati clandestini. Così poi il lavoro e lo stipendio lo prendono loro e noi diventiamo sempre più poveri.
Secondo me potremmo direttamente ritirare fuori dal cilindro della storia i Kolchoz, le proprietà agricole collettive. Il perno della collettivizzazione agricola nell’Unione Sovietica che tanto bene ha fatto. Un progetto agricolo inarrivabile – in termini di numero di morti per fame.