Si comincia a parlare di zona bianca, ma sembra solo un lontano miraggio.
In una riunione che Conte ha avuto, oggi, con i capi delegazione sembra verrà confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5, e si è parlato anche del colore che tutti aspettiamo: bianco.
Bianco come la zona nella quale ogni regione potrà entrare quando l’indice Rt sarà inferiore allo 0,50, solo allora si parlerà di normalità.
Ma questo dato sembra molto difficile da raggiungere, dato che con una incidenza settimanale di 250 casi covid ogni 100 mila abitanti si entrerà direttamente in zona rossa.
Questo dovrebbe prevedere il nuovo provvedimento (forse un DPCM, forse un decreto o forse entrambi) in vigore dal 16 gennaio. Per il momento sappiamo solo che verrà confermato il divieto di spostamenti fra regioni, al di là del colore nel quale si troveranno.
Inoltre ancora serrande abbassate la sera per bar e ristoranti (dopo le 18) e chiusura degli impianti sciistici.
Il nuovo DPCM potrebbe contenere, anche, una stretta anti movida, vietando l’asporto dalle 18 esclusivamente per i bar.
Verrebbero così consentite solo le consegne a domicilio.
Smentita invece, per il momento, l’idea di mantenere le regioni in zona arancione anche per i prossimi week end.
Verrebbe poi prorogato il limite di visite private, fra abitazioni, per al massimo 2 persone.
Tutte queste regole saranno sottoposte, domani, alle Regioni in un vertice con il ministro Boccia.
E proprio i presidenti di regione hanno già annunciato di volersi opporre al nuovo parametro per entrare in zona rossa. Sostengono infatti che basandosi solo sulla base dei numeri di contagi per abitanti potrebbero essere penalizzate le regioni più virtuose; quelle che fanno più tamponi.
Zona bianca
Ecco quindi che la parola ‘zona bianca‘ sarà molto probabilmente contenuta nel nuovo DPCM, ma sarà solo un miraggio. Quasi un contentino per farci sperare nella luce alla fine di questo tunnel; un tunnel che prosegue a forza di DPCM, crisi di governo e vaccini che non sembrano bastare.
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