Voto – Il resto del mondo non ha sospeso la democrazia. Gli olandesi voteranno. In America con una situazione preoccupante nessuno ha pensato a leggi che prorogassero il mandato presidenziale. Nel loro sistema costituzionale sarebbe stato addirittura inconcepibile.
La democrazia non può essere sospesa. Le vere democrazie sono andate avanti votando anche in tempo di guerra.
Ma da noi si racconta la favoletta secondo la quale è il momento a dettare la necessità di non andare alle urne. Come se in tempi normali, questo indegno sistema che va avanti da decenni nel nostro paese avrebbe consentito al popolo di dire la sua.
Noi vantiamo il nostro sistema con tutto il mondo, quando ormai il nostro sistema è uno dei più pervicaci di tutti nel cercare costantemente di escludere la volontà popolare dall’azione di governo. Noi abbiamo un sistema parlamentare capzioso, eccessivamente articolato ed inefficace combinato ad una legge elettorale che tende ad espropriare i cittadini della possibilità di decidere gli eletti.
I presidenti del Consiglio vengono scelti da giochi di Palazzo piuttosto che da libere consultazioni democratiche.
Con il maggioritario si era data la possibilità de facto agli elettori di scegliere il presidente del consiglio, e quando questi non trovava più la maggioranza si era più o meno giunti a un sistema all’inglese in cui Il suo successore veniva disegnato all’interno della stessa maggioranza che si era rappresentata alle elezioni.
E comunque gli elettori hanno sempre dimostrato di non gradire i cambiamenti, punendo generalmente alle prime consultazioni utili la compagine governativa che modificava l’impegno con il corpo elettorale.
Invece siamo tornati indietro verso un sistema in cui sono in partiti, tramite logiche camaleontiche, a decidere chi andrà a Palazzo Chigi. Persone che magari non sono neanche mai state sulla scheda elettorale possono diventare capo del governo.
Non scegliamo né il Primo Ministro né il Presidente della Repubblica con il voto
Ovviamente gli italiani non possono scegliere neppure il Presidente della Repubblica che è un altro frutto dei giochini di Palazzo. In sostanza il nostro sistema ci priva abitualmente della possibilità di esercitare quella sovranità che dovrebbe difendere.
La responsabilità verso il paese è una formula retorica, totalmente vuota con la quale si vuole giustificare la negazione al popolo italiano del diritto di disporre del proprio futuro.
Visto che le scelte dei prossimi mesi in campo economico graveranno pesantemente sul futuro di questo paese, sarebbe doveroso permettere alla gente di decidere tramite il voto popolare di e come dovrà contrarre questo importante debito.
Vogliono ipotecare il nostro futuro senza avere una delega per farlo, ma vincolandoci alle loro scelte. Sempre con la scusa di non poter andare a votare altrimenti, seguendo gli intendimenti del Popolo si rovinerebbe il paese.
Mai come adesso suona vera la frase del grande poeta tedesco Goethe:
I’incendio di una fattoria è una tragedia, la rovina della patria soltanto una frase…
Una frase che riempie la bocca dei poltronari.
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