C’è un altro dolore che è arrivato ad un sempre più impopolare Joe Biden: sembra che solo il 38% degli americani lo ritenga all’altezza del suo ruolo. Ma oltre a questo, il dolore maggiore viene sicuramente dall’Asia. Non tanto dall’atteggiamento cinese, perché nessuno crede che Xi Jinping e Vladimir Putin alle Olimpiadi invernali abbiano parlato solo di sport. Sarà il presidente russo pure un ex campione di judo, ma sicuramente la Cina non è stata presa alla sprovvista dalle mosse della Russia.
Quello che ha colpito probabilmente più di tutti, viene da due Paesi una volta Uniti in un’unica Colonia Britannica. Il Pakistan che non ha dimostrato particolare ostilità nei riguardi della Russia. Rompendo con una politica solitamente di netta contrapposizione ereditata dagli anni della guerra fredda. La nazione fondata da Mohammad Ali Jinnah oggi si sta dimostrando indirettamente funzionale alla causa russa.
Il duro colpo dell’India
Ma ancora di più la botta forte per il vecchio Zio Joe è arrivata dall’India. La risoluzione contraria alla politica russa in Ucraina è andata al consiglio di sicurezza dell’ONU. Ovviamente non poteva passare. Non poteva passare perché bastava il veto Russo.
Ma politicamente avere tutti gli altri membri a favore sarebbe stata una vittoria politicamente da poco.
L’occidente rivendica come una vittoria l’astensione cinese piuttosto del voto contrario. Magari in un certo senso può anche esserlo. Ma quello che veramente è stato uno schiaffo è l’astensione indiana. Anche gli Emirati Arabi Uniti si sono astenuti.
Ma l’India nelle prospettive di Joe Biden doveva essere un paese sicuro per una alleanza in Asia in grado di aiutare lo Zio Sam a contenere Pechino.
La questione non è di poco conto perché se gli Stati Uniti possono contare su un appoggio di Australia e soprattutto dell’India sul fronte del Pacifico, sicuramente possono permettersi di impegnare risorse per il rafforzamento della Nato in Europa. Altrimenti debbono per forza di cose non sottovalutare in alcun modo la forza della Repubblica Popolare.
Un incidente di percorso o un altro terribile scivolone dovuto a calcoli sbagliati per un presidente americano sempre più in difficoltà? Non credo che ci vorrà molto per capirlo.
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