Tutta la forza del “Made in Tuscany”. Questo è stato il significato dell’ultima edizione della rassegna enogastronomica Food&Wine in Progress che si attesta come il maggior momento di condivisione, confronto e promozione di tutta la filiera agroalimentare regionale dell’anno. Una conclusione con il botto per l’Anno del Cibo italiano, nella due-giorni alla stazione Leopolda di Firenze che ha messo in mostra produzioni e professionalità di altissima qualità e altamente innovative nel settore dell’enogastronomia.
Insieme i sommelier di Ais Toscana, i cuochi di Unione Regionale Cuochi Toscani, i bartender di Cocktail in the World Mixology e poi produttori, associazioni di categoria (Coldiretti, Confcommercio) ed i Consorzi di tutela delle eccellenze regionali (Consorzio dell’Olio Toscano IGP, della Finocchiona IGP, del Pecorino Toscano Dop, del Prosciutto Toscano Dop) hanno dimostrato che collaborare significa far crescere il brand Toscana e che il sistema unificato di promozione fa dell’agroalimentare un fiore all’occhiello dell’economia e del turismo.
Dalla produzione all’impiattamento passando per la cucina il passo è breve, se poi impreziosito dalla cultura del buon vino e dell’olio certificato, questo mix fa della Toscana una terra unica al mondo, una terra di grandi tradizioni in tavola capace di trasmettere il valore delle “cose buone”. Questo è ciò che oggi chiedono i sempre più numerosi turisti che oggi vanno alla ricerca di esperienze uniche anche in ambito enogastronomico, per poter conoscere i sapori del territorio ma anche per sorprendersi della grande creatività del genio toscano.
D’altronde quello agroalimentare è un settore in grande fermento ed in forte crescita, testimoniato dalla massiccia presenza di aziende agricole giovani e gestite da giovani a Food & Wine in Progress, ma anche dal vertiginoso aumento di persone che si avvicinano al vino e quindi al mondo dei sommelier e di studenti che scelgono le scuole alberghiere per diventare cuochi, camerieri o barman.
“Oggi in questo settore c’è voglia di scommette e mettersi in gioco – ha commentato l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi – c’è la consapevolezza che il brand Toscana può dare un valore aggiunto. Il nostro compito è quello di incentivare, informare, creare nuove opportunità e fare in modo che queste eccellenze trovino collocazioni giuste sul mercato”.
“Un’importante risposta del pubblico – ha dichiarato il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – che per noi equivale ad una promozione a pieni voti di una formula ormai collaudata, in cui crediamo e in cui vogliamo continuare a credere. Ancora una volta si sono create le sinergie giuste tra Ais Toscana e Unione Regionale Cuochi Toscani per tirar fuori un programma di assoluto interesse, in grado di valorizzare reciprocamente le proprie professionalità. Il mio primo Food&Wine in Progress da Presidente inoltre non poteva avere battesimo migliore: con la consegna di un premio speciale, “L’Eccellenza di Food&Wine in Progress” a Giorgio Pinchiorri. Un’icona della ristorazione mondiale, un esempio per il mondo della sommellerie”.
“Food&Wine in progress è il momento d’incontro di tutta l’enogastronomia toscana – ha proseguito Roberto Lodovichi, presidente di Unione Regionale Cuochi Toscani – cuochi, sommelier, produttori, panificatori, macellai, si sono messi insieme, hanno dialogato e proposto una serie di experience e cooking show con piatti sviluppati con i prodotti del nostro territorio. Il risultato è la condivisione delle evoluzioni che ci sono state in questo settore. Food & Wine in Progress vuol essere l’appuntamento annuale in cui si generano e si raccontano le nuove tendenze dell’enogastronomia, uno dei punti forti della nostra economia”.
“Nel week and caratterizzato dal forte connubio tra cibo e vino, festeggiato alla Leopolda di Firenze con Food and Wine in Progress – dichiara Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana – Coldiretti ha lanciato, tra l’altro, la sottoscrizione della petizione europea ‘EatOriginal – Scegli l’originale’ promossa a Bruxelles insieme ad altre nove organizzazioni per estendere l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti. Centinaia di cittadini hanno messo la loro firma sulla nostra petizione insieme a firme illustri di sommeliers e chef stellati ed anche di rappresentanti delle istituzioni come Marco Remaschi, Assessore Regionale all’agricoltura, Cecilia Del Re, Assessore allo sviluppo economico del Comune di Firenze, Lucia De Robertis vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, oltre a tanti altri esponenti della società civile e del mondo dell’informazione. Con questa iniziativa chiediamo di migliorare la coerenza delle etichette, inserendo informazioni comuni nell’intera Unione circa la produzione e i metodi di trasformazione, al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare per questo invitiamo tutti i cittadini a scendere in campo al nostro fianco. Le occasioni di sottoscrizione non mancano da tutti i mercati di Campagna Amica, alle sedi Coldiretti su tutto il territorio e in alternativa anche online, sul sito: http://sceglilorigine.coldiretti.it. Una battaglia di civiltà a cui la Toscana non potrà far mancare il proprio apporto che abbiamo voluto lanciare dal palcoscenico di Food and Wine”.
“Food&Wine in Progress lancia un segnale importante al Paese – sottolinea Aldo Cursano, presidente di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) – Confcommercio Toscana – se la crisi rende vulnerabile il nostro sistema, l’unica soluzione è fare squadra per diventare più forti. Dalla filiera agroalimentare arriva così un bell’esempio da imitare ad ogni livello per riagganciare la crescita, rimettendo al centro la persona con le sue passioni, la sua storia, il suo legame col territorio. Ed è questo a renderci particolarmente orgogliosi”.
Grande fermento umano e creativo anche nel mondo dei bartender che a Food & Wine in Progress hanno recitato un ruolo da veri protagonisti con il loro look originale assai curato nei dettagli e le evoluzioni spettacolari dei loro cocktail. “Abbiamo proposto un viaggio nel tempo, dal 1957 fino a oggi – afferma Danny Del Monaco responsabile di Cocktail in the world Mixology – un viaggio che ha fatto assaporare alle persone il gusto degli anni ’50 sia bevendo cocktail di quel tempo, sia attuali, accompagnati da pubblicità del passato, in modo che le persona possano aver vissuto un’esperienza completa, davvero unica. Food & Wine in Progress è un momento d’incontro davvero importante per tutti gli operatori del settore. Il mio sogno era quello di sperimentare cocktail e abbinarli con il cibo e qui abbiamo iniziato a farlo a pensare ad abbinamenti sempre più originali, innovativi. Abbiamo creato anche cocktail con il vino, perché Food & Wine in Progress è anche questo. Abbiamo lavorato in modo che si possa valorizzare il fatto che la collaborazione tra le varie professionalità creare sempre nuove opportunità da cogliere”.
I numeri di Food&Wine in Progress
I visitatori sono stati circa 11 mila, 500 i cuochi al lavoro, oltre 100 sommelier in servizio, 30 barman professionist, 150 produttori di vino e 1000 vini in degustazione, 100 produttori nell’area espositiva food (comprese area Olio Toscano IGP e aziende Coldiretti).
[fonte: Ufficio Stampa Food & Wine 2018 – Must Communication]