Da qualche giorno a Firenze i media sportivi stanno alimentando il tormentone d’autunno: Vlahovic firmerà o no il rinnovo del contratto?
A sancire l’inizio della storia sono state le dichiarazioni di Joe Barone prima di Udinese-Fiorentina. Ai microfoni di Dazn dichiarò che da qualche giorno la società viola ha fatto un importante offerta all’entourage di Vlahovic ed attende con compostezza la risposta.
I bene informati parlano di una proposta di 4 milioni l’anno netti per il calciatore, una clausola rescissoria di 70 milioni e una provvigione ai procuratori di 2 milioni e mezzo.
Entrambe le parti dichiarano di volersi un bene dell’anima: per il presidente Commisso Vlahovic è un figlio aggiunto. Ed il calciatore serbo dice di amare Firenze tantissimo ricordando che fu Corvino a portarlo in viola facendolo diventare professionista.
I sentimenti, però, appartengono calcisticamente parlando ad un’altra epoca. Firenze è bella, si vive bene, si è trattati da re. Ma, nonostante la proprietà viola sia molto importante e ambiziosa rifiutare offerte stratosferiche per i calciatori più bravi è davvero difficile.
Per queste ragioni suggerirei, intanto, nel prossimo mercato di gennaio di trovare un vice Vlahovic (che non abbiamo) e attiverei un monitoraggio internazionale per individuare quello che potrà essere tra qualche anno il nuovo centravanti viola.
Sperando poi che dai propositi e dalle parole si passi ai fatti con il rinnovo del contratto facendo terminare anzitempo il tormentone.
La buona classifica, il nuovo corso con Italiano, l’entusiasmo della tifoseria devono continuare a lungo e tutti questi chiacchericci non devono disturbare.
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