Mimmo Lucano, ha ricevuto una condanna pesante. Grida alla mancanza di giustizia, l’ex sindaco di Riace. Ma i reati, forse non gli è chiaro, sono molto gravi. La condanna -come riporta Adnkronos – inflitta all’ex sindaco di Riace dal tribunale di Locri. Tra le accuse quella per associazione a delinquere, truffa, concussione, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina
Tredici anni e due mesi di reclusione. È la condanna inflitta all’ex sindaco di Riace (Rc), Mimmo Lucano, dal Tribunale di Locri al termine del processo “Xenia”. La procura di Locri aveva chiesto una condanna a 7 anni e 11 mesi. Lucano è finito sul banco degli imputati nell’inchiesta sulla gestione dei progetti di accoglienza. Per l’ex sindaco un lungo elenco di capi d’imputazione: associazione a delinquere, truffa, concussione, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
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Nel chiedere la condanna, il pubblico ministero di Locri, Michele Permunian, nel corso della sua requisitoria aveva affermato che “a Riace comandava Lucano. Era lui il dominus assoluto, la vera finalità dei progetti di accoglienza a Riace era creare determinati sistemi clientelari. Lucano ha fatto tutto questo per un tornaconto politico-elettorale e lo si evince da diverse intercettazioni. Contava voti e persone. E chi non garantiva sostegno veniva allontanato”.
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