Usiamo il buon senso.
Esiste la legalità, la pandemia non giustifica qualunque misura. Omicron sta avanzando. Questo è vero. Ma non può valere un importante detto latino: “Silent enim leges inter arma”. Tradotto a braccio: lo stato di guerra vanifica ogni legge a cui appellarsi.
Questa non è una guerra. E comunque anche in guerra una democrazia deve cercare di limitare le compressioni delle libertà civili allo stretto necessario.
Dal primo febbraio la durata del super green pass, sarà di sei mesi e non più di nove.
Per accedere a cinema, teatri, stadi e salire sui mezzi pubblici sarà necessario avere una mascherina ffp2. Praticamente da subito per avere una vita sociale sarà necessario avere il green pass, visto che saranno off-limits le attività che opera in questi servizi a chi non lo possiede.
Obbligo di mascherina anche all’aperto in tutta Italia
Festività, eventi che implichino assembramenti sono vietati fino al 31 dicembre. Magari si può parlare di transitorie misure di buon senso. O magari di una mano che sta sempre più calcando sì e diventando stringente.
Il rafforzamento delle misure di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, dimostra che la campagna vaccinale su larga scala non è sufficiente da sola.
Ma la cosa che più deve far pensare risiede nel fatto che è una variante, altamente infettiva ma che comunque, per unanime valutazione, uccide poco.
Dunque sarà necessario avere equilibrio, contrastare la pandemia agendo con moderazione e ponderando la tutela della salute pubblica con il rispetto delle libertà individuali. La tentazione di fruire della pandemia per avere carta bianca rischia di essere irresistibile per il legislatore, che invece deve agire entro i limiti di un sistema democratico.
Non va dimenticata la nostra costituzione in questi momenti. Soprattutto in questi momenti.
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