ISS – Nell’Aggiornamento nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità relativo al monitoraggio dei dati Covid pubblicato il 26 novembre spuntano dei dati molto interessanti. Dati che, ci viene da pensare, nonostante siano prodotti dall’Iss il governo non ha guardato, non ha capito o – è più probabile – ha fatto finta di non capire. Mentre si insegue il modello austriaco che vorrebbe imporre il lockdown ai non vaccinati, i dati ci dicono che al momento in Italia chi si ammala di più sono proprio i vaccinati e che anche ne ospedalizzazioni ci finiscono più loro che chi ha scelto di non farsi inoculare.
Stando ai dati dell’Iss, “la Tabella 3 riporta il numero assoluto e la percentuale di persone vaccinate nella popolazione generale e di casi di infezione da SARS-CoV2, di casi ospedalizzati, ricoverati in terapia intensiva e deceduti per stato vaccinale negli ultimi 30 giorni. Negli ultimi 30 giorni, sono stati notificati 61.908 casi (37,7%) fra i non vaccinati, 4.260 casi (2.6%) fra i vaccinati con ciclo incompleto; 81.740 casi (49,7%) fra i vaccinati con ciclo completo entro sei mesi, 15.519 (9,4%) fra i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e 969 casi (0,6%) fra i vaccinati con ciclo completo con dose aggiuntiva/booster.
Il 63% di chi si ammala è dunque vaccinato
Stando sempre ai dati presentati nella tabella 3 dell’Iss, si evince che il 63% di chi si ammala è dunque vaccinato. E che in ospedale ci è finito il 51% dei vaccinati. Quanto ai decessi, anche qui il numero dei vaccinati (56%) supera quello dei non vaccinati (44%). L’Iss, ovviamente, precisa che “nel momento in cui le vaccinazioni nella popolazione raggiungono alti livelli di copertura, si verifica il cosiddetto “effetto paradosso” per cui il numero assoluto di infezioni, ospedalizzazioni e decessi può essere simile, se non maggiore, tra vaccinati e non vaccinati, per via della progressiva diminuzione nel numero di questi ultimi”.
Una precisazione statistica necessaria ma che ormai suona sempre più come una foglia di fico. I dati sono comunque inequivocabili e riportano numeri altissimi di ospedalizzazioni e casi di positività tra i vaccinati. E se questa settimana i numeri sono questi, calcolando la curva, è pressoché normale aspettarsi nei prossimi giorni un ulteriore incremento di diagnosi, ricoveri e decessi tra i vaccinati.
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