In ricordo del magistrato Francesca Morvillo

In ricordo del magistrato Francesca Morvillo

Nella storia d’Italia ci sono state donne che si sono ritagliate ruoli davvero unici, soprattutto in un passato dove emergere in certi ambienti lavorativi era davvero difficoltoso

Ma con tenacia incrollabile e grande ambizione ce l’hanno fatta

Una di esse, che ha percorso tutte queste strade è Francesca Morvillo, nota maggiormente come la moglie del giudice Falcone.

Eppure, la sua è stata una storia straordinaria, coronata da una fulgida carriera nel campo della giustizia.

Nacque a Palermo 78 anni fa, il 14 dicembre del 1945. Ci ha lasciati una sera di primavera del 1992, deceduta in seguito alle ferite riportare dopo l’esplosione di un ordigno, laddove persero la vita il suo eroico consorte e la scorta al loro seguito. Era il 23 maggio, la strage di Capaci.

Ma chi è stata Francesca Morvillo?

Un magistrato, prima di tutto.

Si laureò nel 1967 in Giurisprudenza, con un percorso universitario encomiabile, tanto che con la sua tesi in discipline penalistiche ottenne il premio “Giuseppe Maggiore”. Lungo la sua carriera, poi, ricoprì svariati ruoli: fu giudice presso il tribunale di Agrigento, sostituto procuratore per il tribunale dei minori nonché docente universitaria di Legislativa del minore della scuola di specializzazione in Pediatria, presso la facoltà di medicina e chirurgia di Palermo.

Nel 1986, a seguito di un divorzio, si sposò con il giudice Falcone, con cui condivise gli ultimi anni di vita

Una donna straordinaria, dunque, che si è ritagliata uno spazio, come abbiamo detto, in un’epoca in cui per le donne non era semplice emergere. In un passato del nostro paese fatto di pregiudizi e di patriarcalismo, Francesca ce l’ha fatta, forse anche forte della famiglia da cui proveniva, da sempre impiegata nel ramo della legalità.

Ecco perché la nostra ammirazione si moltiplica per lei e per tutte le donne della sua generazione, che hanno ancora molto da insegnarci.

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