Piazza Giorgio Almirante inaugurata a Ladispoli, l’ANPI va in tilt

Ladispoli ha intitolato una piazza a Giorgio Almirante, finalmente, direi. Ci sono le vie intitolate a Berlinguer, quelle a Togliatti, pensate che a Bologna c’è addirittura via Stalingrado, va da sé che anche un uomo del calibro di Almirante abbia una piazza intitolata.

Dovrebbe andare da sé. Purtroppo è scoppiata la solita, ridicola, polemica. La Repubblica ha gridato subito allo scandalo, pubblicando un video in cui i vari intervistati ci spiegano che siamo davanti ad un fatto di una gravità inaudita: pensate che i bambini saranno costretti a giocare all’ombra di un mostro di nome Giorgio Almirante. 

Il teatrino tirato su è più o meno il solito, un gruppetto di nullafacenti canta Bella Ciao, sventolando un ossimoro: la bandiera rossa con falce e martello (100 milioni di morti ammazzati) e la bandiera della pace. Penso che l’unica soluzione per dare un senso a questo patetico accostamento sarebbe la bandiera “Riposa in Pace”, l’unica che ha titolo di garrire accanto a quella rossa.

Immancabile anche l’ANPI, che per il tramite del responsabile locale – un partigiano di lunghissimo corso, nato ad occhio e croce nel 2000 – ci spiega che “Piazza Almirante” è già apologia del fascismo.

Una sceneggiatura, rectius sceneggiata, vista e rivista…

 

 

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