Perquisizioni della guardia di finanza sono state eseguite questa mattina nella sede di Gest spa, società di gestione della tramvia di Firenze nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze che ipotizza il reato di peculato in concorso.
Due gli indagati noti al momento: sono entrambi francesi e si tratta del presidente del cda di Gest Francois Mazza – nel suo ruolo di presidente di Ratp Dv Italia, e poi di Jean Luc Laugaa che di Gest è amministratore delegato.
Secondo le prime informazioni raccolte sembra che l’inchiesta si nata a seguito di irregolarità nei flussi di denaro generati dal pagamento dei biglietti. Fra le varie società coinvolte nella gestione e costruzione della tramvia dovrebbe avvenire una spartizione delle somme in base a parametri stabiliti nel contratto. Parametri, però, che potrebbero non essere stati rispettati, perlomeno questa sembrerebbe al momento l’ipotesi degli inquirenti.
In particolare, l’azienda – secondo le accuse – avrebbe occultato parte dei ricavi dovuti alla vendite dei biglietti per evitare di doverne restituire una quota al Comune di Firenze. Quest’ultimo risulta parte offesa nel procedimento.
Nell’ambito delle stesse indagini stamani effettuate acquisizioni di documenti nella sede di Tram spa, la società che ha dato in concessione il servizio a Gest.
L’accusa
Secondo quanto previsto dalle convenzioni di concessione del servizio, il Comune di Firenze è tenuto a garantire che gli introiti della vendita di biglietti siano in linea con quelli previsti dal piano economico finanziario. Qualora gli introiti siano superiori a quelli previsti, spetta al gestore del servizio, ossia Gest, dare il surplus al Comune. Quindi per l’accusa parte dei redditi ottenuti da Gest sarebbero stati invece occultati dai vertici della società proprio per evitare il movimento contabile a favore del Comune di Firenze.
Al vaglio degli investigatori ci sarebbe la condotta tenuta dai vertici di Gest fin dal momento dell’entrata in funzione della tramvia, nel 2010. Le perquisizioni eseguite questa mattina sarebbero state finalizzate a sequestrare documentazione relativa a tutti gli anni di esercizio. Gli accertamenti sarebbero scattati dopo l’individuazione da parte degli inquirenti di presunte operazioni di mascheramento dei redditi da parte di Gest.
La difesa di Gest
“Abbiamo fornito tutto quanto richiesto – commenta l’amministratore delegato Jean Luc Laugaa – siamo sereni e sicuri della assoluta correttezza nella gestione. Gest è del tutto estranea ai fatti oggetto dell’indagine”.
Per quanto riguarda le accuse ipotizzate, Laugaa aggiunge: “Gest, in quanto società di gestione della tramvia, non vende biglietti e non incassa direttamente i loro introiti. L’unica fonte di entrata, come definito dal contratto di servizio con Tram spa, è un rimborso commisurato solo ed esclusivamente al numero dei chilometri prodotti e non ha alcuna relazione con la vendita dei biglietti né con il numero dei passeggeri trasportati”.
Gest, come si legge sul sito aziendale, “nasce nel 2004 con lo scopo di gestire ed esercitare l’attività di trasporto tramviario dell’area fiorentina. L’azienda appartiene al 100% alla società francese Ratp Dev, del Gruppo Ratp, uno dei gruppi più grandi a livello mondiale nell’ambito del trasporto pubblico”. Ratp Dev è attualmente proprietaria del 51% del capitale sociale di Gest ed usufruttuaria del restante 49%; mentre Ataf (l’Azienda trasporti della’area fiorentina) è titolare della nuda proprietà del 49% del capitale sociale. Gest ha sede a Scandicci.
Ilaria Ciuti Luca Serranò per https://www.repubblica.it/
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