Incidente stradale: ci pensa Google Maps a stabilire le responsabilità o no?

Il caso a Venezia di un incidente stradale di un ciclista, che si era appellato alle cartine di Google per il risarcimento pieno del danno

incidente stradale: può aiutare google maps?

Incidente stradale nel Veneto: una macchina taglia la strada ad una bici, costringendola alla rovinosa caduta. Un classico si potrebbe dire!

Ciò che ha, invece, destato particolare interesse è stata la procedura richiesta per stabilire la dinamica del sinistro. Non il classico CID o i consueti testimoni, veri o fasulli, bensì Google Maps!

Incidente stradale: può aiutare Google Maps?

Ricostruire le responsabilità in un sinistro stradale non è mai compito facile. Nello specifico, un ciclista lamentava il comportamento imprudente di una Renault, rea di averlo “speronato”.

I testimoni non aiutavano perché sopraggiunti a fatti già avvenuti. Pertanto, il primo giudice decideva correttamente per un concorso di colpa.

Secondo la legge italiana, è onere, infatti, del danneggiato dimostrare la condotta colposa della controparte; nonché portare prove evidenti di aver fatto di tutto per evitare l’incidente.

In assenza di questi elementi, la giurisprudenza opta per un 50 e 50. Soluzione un po’ alla Ponzio Pilato lamenterebbe qualcuno, ma di fatto l’unica ipotesi percorribile. Ciascuna delle parti ottiene metà del risarcimento dalla propria assicurazione; nessuna penalizzazione di classe di merito per i protagonisti dell’accadimento.

Il fantasioso ciclista, sentendosi penalizzato, decideva allora di fare appello a Google Maps! A suo dire, la cartina scaricata faceva chiarezza sui fatti. Peccato che il motore di ricerca non ha chiari riferimenti alla segnaletica stradale; inoltre, la foto dall’alto rappresenta la strada, ma senza i mezzi coinvolti nell’incidente!

Risultato: richiesta respinta e ciclista costretto a pagare le spese di giudizio.

Cosa può aiutare in un sinistro stradale?

Diversa è la situazione se nel sinistro i mezzi coinvolti dispongono di una dashcam a bordo oppure una scatola nera.

L’omologazione di questo mezzo, sempre più sponsorizzato dalle compagnie, lo rende ormai di grande aiuto. Non solo un localizzatore gps, la scatola nera rileva qualsiasi urto oltre una certa soglia (utile in questo anche per il ricorso all’assistenza stradale). Fornisce, inoltre, informazioni preziose sulla condotta e lo stile di guida dell’automobilista.

 

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