Incontro coi veterani Moldavi della guerra in Afghanistan
Articolo di Luca Rossi
Sabato 15 Febbraio 2025 si è tenuto nel territorio della provincia di Parma l’incontro dei veterani moldavi dell’esercito sovietico, nell’anniversario del ritiro dell’Armata Sovietica dall’Afghanistan (15 Febbraio 1989).
Un conflitto decennale iniziato nel 1979 con l’intervento militare dell’URSS, su richiesta del governo democratico popolare afghano, per fronteggiare gli attacchi provenienti di mujaheddin sostenuti dagli USA
L’iniziativa organizzata dall’Unione dei Veterani di Guerra in Afghanistan (Uniunea Veteranilor Războiului din Afganistan – Moldova), ha visto la partecipazione di ex militari (e rispettive famiglie) provenienti da diversi reparti della gloriosa Armata Sovietica.
Il vincolo di cameratismo che lega questi combattenti, seppur lontani dalla loro terra d’origine, non si è mai spezzato, così come la fedeltà ai Valori trasmessi dallo Stato sovietico, non è mai venuta meno
La loro disciplina, unita alla compostezza mostrata nel ricordo di diversi episodi di guerra, è esemplare. Nei racconti dei “combattenti internazionalisti” (Воины-интернационалисты) non vi è spazio soltanto per i fatti d’arme, ma anche per esempi di cooperazione e amicizia tra popoli.
L’Unione Sovietica ha infatti realizzato in Afghanistan infrastrutture, complessi industriali ed abitativi, contribuendo materialmente al progresso civile e sociale della Repubblica Democratica guidata dal PDPA*, ciò che l’imperialismo anglo-statunitense ha affossato, prima con il sostegno fornito ai mujaheddin, poi con l’aggressione militare del 2001 ed infine abbandonando il Paese nel caos nel 2021.
Una verità scomoda, quella dell’amicizia sovietico-afghana, celata all’opinione pubblica occidentale, costretta ad assorbire visioni distorte propagandate dai media di massa al servizio del complesso militare-industriale statunitense
Esattamente come accade oggi nel conflitto tra la Federazione Russa e il regime golpista-banderista di Kiev, sostenuto dalla NATO.
Ospite dell’iniziativa, l’analista politica Irina Sokolova, la quale ha sottolineato l’importanza della commemorazione, ricordando che quel conflitto costò la vita a più di 15 mila giovani ragazzi, una delle perdite più gravi subite dall’esercito sovietico dopo la Grande Guerra Patriottica. Da quel momento il termine “Afghano”** in tutta l’ex URSS, è divenuto simbolo dell’incarnazione di Coraggio, Onore e di un cuore immenso e aperto.
L’Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna era presente all’evento con il Presidente Luca Rossi, il quale ha tenuto un breve discorso incentrato sulla tradizionale amicizia tra il popolo moldavo e il popolo russo, nonché sulla necessità di preservare e valorizzare la memoria di quel conflitto, affinché si comprendano appieno le motivazioni che portarono l’URSS ad intervenire e successivamente a ritirare le forze armate dal Paese asiatico
L’iniziativa è proseguita con un pranzo a base di piatti tipici moldavi per concludersi tra i canti militari di epoca sovietica.
Leggi anche:
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT
Leggi anche:
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT