Mario Draghi oggi incontrerà le regioni in vista del decreto che arriverà mercoledì, e che dovrà contenere il vero cambio di gestione del piano nazionale vaccinale. Le regioni chiedono infatti maggiori dosi e un calendario preciso del loro arrivo.
Sarà un incontro decisivo anche in vista della reprimenda mossa dal premier nei giorni scorsi proprio nei confronti di alcune regioni (tipo la Toscana) ree di aver trascurato gli anziani per vaccinare, invece, “gruppi di potere”.
Il nuovo decreto mira adesso ad uniformare il piano vaccinale, al momento diverso per ogni regione. Conterrà anche le indicazioni sui colori delle regioni e le misure restrittive in vigore dal 7 al 30 aprile.
Sembra che a tal proposito potrebbe arrivare un compromesso tra Mario Draghi e la Lega in merito alle riapertura.
Il premier era infatti convinto di vietare ogni zona gialla fino a maggio, Salvini non era d’accordo. Nell’incontro di oggi si dovrebbe decidere, inoltre, per le 500 mila somministrazioni di vaccini quotidiane, unico modo per uscire dal l’incubo covid entro l’estate.
Le regioni chiedono anche un un calendario preciso sulle forniture in arrivo.
Altra urgenza sollevata da alcuni presidenti di regione è la necessità di punti vaccinali minori nei territori lontani dalle grandi città, e quindi dagli hub più grandi. All’incontro parteciperà anche il generale Figliuolo per confrontarsi con le regioni sul. mercato parallelo dei vaccini.
Alcune amministrazioni locali avrebbero infatti chiuso accordi con società produttrici di vaccini; come De Luca pronto ad acquistare il vaccino russo Sputnik V.
Un incontro quindi decisivo in attesa del decreto di mercoledì, che dovrebbe contenere anche la possibilità, da parte delle aziende ospedaliere, di segnalare alla ASL (e poi spostare ad altra sede) gli operatori sanitari che rifiuti o il vaccino.
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