Sul sito ufficiale del Comune di Firenze è uscito il bollettino di statistica di agosto e nel focus demografico è emerso un incredibile dato. Nel Quartiere 5 di Firenze, il più grande della città con i suoi 103.000 abitanti, tra i 5 cognomi più diffusi, 4 sono risultati essere cinesi.
Sul dato può aver influito la vicinanza con Prato, dove la comunità cinese si è insediata da tempo. Tuttavia il conteggio è troppo alto per considerarlo un fenomeno di rimando. I cinesi stanno puntando dritti verso il centro di Firenze, conquistando, con le proprie attività economiche, quartiere dopo quartiere. Una vera e propria cannibalizzazione di territorio, della quale l’amministrazione comunale e regionale sono responsabili, con il loro atteggiamento severo e vessatorio con le attività locali e assolutamente permissivo con quelle straniere. Ci ricordiamo tutti cosa accadde a Sesto Fiorentino nel 2016, con la rivolta innescata dai cinesi a suon di scontri, nel tentativo di impedire alle autorità di effettuare controlli alle loro aziende.
In quei giorni abbiamo assistito a numerose testimonianze su cosa avviene in moltissime imprese cinesi. Norme igienico sanitarie sconosciute, sfruttamento del lavoro minorile, evasione fiscale. Una concorrenza sleale contro le nostre imprese locali che nessuno, neanche dopo quegli incidenti, ha mai seriamente controllato e contrastato.
IL PRIMO COGNOME NEL QUARTIERE 5 DI FIRENZE? HU
Ed è così che in questa strategica zona della città, comprendente grandi quartieri popolari, zone industriali e le più importanti infrastrutture, il primo cognome straniero è diventato Hu, si avete capito bene, HU. Poi, penserete, arriveranno gli italiani. Neanche per sogno, la muraglia cinese che va dal primo al quinto posto è intervallata solo da Rossi, secondo, con Chen, Wu e Wang rispettivamente terzo, quarto e quinto.
Il candidato capolista di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali, Francesco Torselli, ha così commentato la notizia: