Mascherine per sempre? Nel Paese in grado di tenere prigioniero un minorenne in Sardegna a causa delle folli regole sul super green pass, bisogna sempre tenere le antenne dritte. E fare molta attenzione ai segnali. Perché per quanto si predichi il ritorno alla “normalità” (già, ma quale?), per ora abbiamo ancora obblighi vaccinali, super green pass, green pass, Dad nelle scuole, stadi a capienza limitata e mascherine al chiuso.
A proposito di mascherine. Se da una parte ci sono gli intellettuali che si struggono per non doverle più indossare obbligatoriamente all’aperto (se vogliono, facciano pure), tra virologi e scienziati si fa sempre più calda l’ipotesi di non liberarcene mai più. Avete presente gli asiatici che se ne vanno in giro quasi sempre mascherati? Ecco.
Il 31 marzo, salvo imprevisti, dovrebbe concludersi lo stato di emergenza. E con esso potrebbero decadere parte delle normative covid. Non l’obbligo vaccinale per gli over 50, previsto fino al 15 giugno. Lo stesso dicasi per l’applicazione di lasciapassare e super green pass (ieri c’è stata alla Camera una guerra di mozioni). Per le mascherine il discorso è diverso.
La dichiarazione di Massimo Clementi
Un indizio inquietante l’ha fornito ieri Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Il professore è convinto che si possa dire addio al Dpi sia all’aperto che al chiuso. Ma “sulle mascherine ho una mia idea personale, e cioè che è un bene che siano state sdoganate”.
Sdoganare significa farle entrare nel sentire comune. “Questa esperienza dell’infezione da Covid-19 in qualche modo ha cambiato la nostra percezione sull’uso delle mascherine“, dice all’Adnkronos il virologo. “In futuro quando servirà per difenderci da una situazione epidemica di influenza o altro, personalmente nel dover affrontare un tragitto in una metropolitana affollata la indosserò”.
Insomma, benché sia sempre stata un qualcosa “di totalmente lontano dalla nostra quotidianità”, per Clementi “la mascherina dovrà rimanere uno strumento che forse dovremmo imparare ad utilizzare quando servirà. Ricordo anche che l’anno scorso, quando sono state utilizzate le mascherine, non c’è stato un caso d’influenza”.
La domanda, ora, è una sola: questa “mascherina è per sempre” che molti iniziano ad auspicare, s’intende “obbligatoria” o di libera scelta? Perché se il punto è sperare che gli italiani continuino ad indossarla, lasciandoli liberi di scegliere, è un conto: chi vorrà si coprirà il volto come crede. Se invece l’ipotesi riguarda possibili obblighi o raccomandazioni, magari in particolari luoghi al chiuso, beh: allora ci sia permesso dissentire.
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fonte: nicolaporro.it