La Gran Bretagna può essere a volte il paese dei controsensi. Però spesso ci stupisce per la fortissima dose di buon senso che riesce ad esprimere.
Nella fattispecie mi riferisco a Jonathan Durham Hall, giudice inglese che è balzato agli onori della cronaca per una decisione che, forse, in punta di diritto potrebbe essere pure sbagliata (anche se, ammetto, sono totalmente digiuno di leggi inglesi) ma che qualunque padre avrebbe applicato.
La storia è quella di una quindicenne che in tenera età era stata violentata da un pedofilo. A questo mostro era stata comminata una pena di solo 8 anni di carcere. Poi, dato che anche in Inghilterra sono dei rammolliti, dopo 6 anni era tornato in libertà. Per la legge era quindi una persona pulita. Non però per la sua vittima.
Il porco poi ha pure avvisata la sua piccola vittima che era stato messo in libertà. E questo deve essere stata la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso. La forza della disperazione può dare coraggio ed energie inaspettate e così, la piccola vittima si è presentata a casa del suo carnefice ed ha suonato il campanello.
Appena il maiale ha aperto la porta, lei le ha piantato un coltello in pancia dicendogli “ho intenzione di ucciderti” e sbuzzandolo come l’animale che era. Poi lo ha finito alla gola.
Il giudice Durham Hall si è messo una mano sulla coscienza e, agendo come se fosse suo padre, non solo l’ha salvata dal carcere mettendola in un centro di riabilitazione per minori per due anni, ma ha anche pagato di tasca propria le spese processuali.
Al termine del processo Durham Hall ha detto alla ragazza: “Sarebbe una disgrazia imperdonabile mandare una sopravvissuta come te in prigione”.
Un applauso al giudice!