Messaggio elettorale a pagamento del candidato Niccolò Nesi, candidato nella lista civica Eike Schmidt Sindaco
Niccolò Nesi, 50 anni fiorentino. Imprenditore prima nel campo delle calzature, adesso nella distribuzione di whisky di altissimo livello. Candidato al Consiglio Comunale di Firenze nella Lista Civica Eike Schmidt Sindaco.
D: Come mai ha deciso di scendere in campo?
R: Perché sono stanco.
D: Scusi? È stanco e si butta in politica?
R: Prima di tutto non mi butto in politica. Non sono un politico, non so fare politica, non sono schierato con nessun partito. Sono stanco, sì, ma di vedere una città unica come Firenze essere ridotta a un via di mezzo tra una fogna, un ingorgo unico, un centro di spaccio.
D: Quindi lei non si considera un politico?
R: Assolutamente no. I politici hanno, o almeno dovrebbero, avere una formazione specifica. Dovrebbero essere chiamati a fare il lavoro più nobile al mondo. Anche se ultimamente si sta assistendo alla politica come ripiego per riuscire ad avere uno stipendio. In una città, poi, la politica nemmeno dovrebbe esistere. Essere sindaco, significa essere l’amministratore del condominio più grosso di Firenze. Bisogna lavorare per il bene della città, non secondo le ideologie politiche. Io sono un fiorentino con delle competenze in alcuni settori e ho deciso di mettermi a disposizione della città.
D: Da dove nasce la voglia di candidarsi a consigliere comunale?
R: Da nessuna parte. Ero stato contattato da un amico che è alla guida di un partito sul territorio. Avevo risposto: no grazie. Non volevo proprio correre, specialmente con una tessera di partito in tasca. Poi ho conosciuto Eike e abbiamo parlato della nostra comune passione: l’arte. Alla fine della chiacchierata mi ha chiesto se volevo dargli una mano con Firenze. In poco tempo mi ha convinto.
D: Come ha fatto a convincerla?
R: Semplicemente essendo quello che è. Un manager, un uomo del fare e, assolutamente, non un politico. È concreto: ha idee molto semplici e pragmatiche. Che non sono indirizzate da una linea politica ma dalla sua esperienza manageriale. Per chi, come me, è attratto dai fatti e non dalle parole di circostanza, è una specie di calamita.
Eike Schmidt: un uomo del fare
D: Mi fa un esempio di uomo del fare?
R: La prima cosa che mi viene in mente: i bagarini fuori degli Uffizi. Amministrazione comunale, Polizia Municipale: parecchi discorsi e i bagarini sempre lì a vendere. Ha preso in mano la situazione Eike, e ciao bagarini. Giusto per dirne una.
D: Lei ha detto di avere delle competenze.
R: Nessuno di noi sa fare tutto. Anzi, diffido sempre di chi si professa esperto in ogni settore. Io ho una profonda conoscenza del tessuto agro alimentare e, grazie a 25 e più anni di servizio di notte in ambulanza, ho un certo polso del degrado e della sicurezza della città. Non ni voglio spostare da questi due ambiti. Non ho capacità di traffico, di bilancio, di welfare. E nemmeno ci provo nemmeno. Ci sono persone molto più giuste di me per certe cose. Ognuno deve fare quello che sa fare.
D: Un messaggio finale ai fiorentini.
R: Una componente fondamentale dell’imprenditoria è la concorrenza. Grazie alla concorrenza ogni imprenditore è spronato a migliorare costantemente il proprio prodotto per paura di perdere quote di mercato. Stessa cosa in politica: una stasi di potere, una monotonia partitica come c’è a Firenze da decenni, crea immobilismo, lassismo e centri economici molto forti. Si arriva a pensare: non importa fare, tanto ci rivotano comunque. L’alternanza è una spinta costante a fare sempre meglio. E noi, siamo l’alternanza di cui questa città ha bisogno.
Messaggio elettorale a pagamento del candidato Niccolò Nesi, candidato nella lista civica Eike Schmidt Sindaco
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