Non si può negare Israele sia vittima attacco di un attacco stavolta.
Anche se tanto ormai, anche quando è vittima, non è politicamente scorretto dire che Israele è un aggressore. In qualunque paese chi subisce l’attentato è la parte lesa, l’attentatore è un deprecabile terrorista. Le ragioni di fondo di nessuna causa, giustificano Il massacro dei civili inermi.
Ma lo Stato di Israele ha una colpa di fondo per il politicamente corretto attuale:esistere !
Qualsiasi aggressione subisca, qualsiasi assurda violenza sulla sua gente è accettabile perché di fondo, una mentalità deviata che pervade i circolo culturali radical chic moderni, assegna d’ufficio il torto tutti i paesi che sono figli della cultura occidentale.
Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente. Israele è una grande democrazia che rispetta le minoranze. Ma per questi pseudo intellettuali moderni Israele ha la medesima colpa dell’Occidente. Tutti i mali del mondo provengono dall’occidente.
Io ho sempre avuto simpatia per il diritto del popolo palestinese ad avere una patria. Di vivere in un loro stato libero. Ogni popolo ha diritto alla propria autodeterminazione. E certo questo diritto però non può essere negato solo agli ebrei.
Gli insediamenti ebraici in Terra Santa sono millenari. La favoletta della terra rubata ad altri è solo un agiografia tesa a legittimare le ragioni di chi ne nega il diritto all’esistenza.
La soluzione giusta sarebbe due popoli in due stati
Il problema è che tale soluzione la prendono in considerazione solo gli israeliani. Nella Knesset i partiti che negano il diritto ai palestinesi di avere uno stato sono praticamente ininfluenti.
Differentemente il principale partito palestinese, continua ad avere come fondamento del suo programma la cancellazione dello stato ebraico dalla faccia della terra. Ci potrebbe e ci dovrebbe essere un accordo.
La vera leadership deve fare l’interesse del proprio popolo e sedersi a tavola per negoziare, con riconoscendo lo stato ebraico e pretendendo un proprio stato.
Ma questo potrebbe avvenire solo ed esclusivamente se si smettessero le violenze verso un paese il cui popolo ha subito il più vergognoso genocidio della storia.
E con il quale la comunità internazionale si sta comportando in maniera vergognosa, facendogli mancare il pieno sostegno.
Spesso i terroristi trovano nella debolezza della comunità internazionale e nell’appoggio della stampa estera il propellente ideale per portare in avanti il loro ignobile massacro di civili, celandosi sotto una falsa ed ipocrita legittimità espresso quasi una coltre di eroismo.
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